WhatsApp: segreteria, gruppi pubblici, menzioni e condivisione di canzoni

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Sono in arrivo altri cambiamenti sostanziali per WhatsApp. Da mesi ormai la piattaforma di messaggistica istantanea nelle mani di Mark Zuckerberg ha intrapreso un percorso di rinnovamento costante, ma secondo alcune informazioni emerse in Rete nelle ultime ore le novità per i suoi utenti non sono terminate: prossimamente sugli schermi di smartphone, tablet e computer dovrebbero infatti arrivare gruppi pubblici, emoticon più grandi, condivisione della musica in ascolto e la possibilità di richiamare l’attenzione di un membro di una conversazione con una menzioni specifiche.

 A renderlo noto è il sito tedesco Macerkopf.de che ha raccolto le testimonianze di alcuni utenti iPhone incaricati di mettere alla prova le nuove versioni dell’app prima del loro rilascio ufficiale. La condivisione musicale sembra funzionare sia localmente, ovvero tramite l’invio di file stoccati nella memoria, sia in streaming, tramite Apple Music: quest’ultima modalità potrebbe richiedere però iscrizione al servizio — tanto del mittente quanto del destinatario — mentre non è ancora chiaro se saranno supportate alternative simili come Spotify.

Di gruppi pubblici e menzioni non sono trapelate schermate, ma il loro funzionamento sembra ispirato a quello già alla base della piattaforma avversaria Telegram. I primi potranno essere condivisi con chiunque tramite un semplice link — seguendolo si entrerà automaticamente a far parte della conversazione con tutti gli altri utenti che hanno accettato l’invito; tramite le menzioni invece sarà possibile richiamare l’attenzione della persona desiderata semplicemente scrivendone il nome all’interno della conversazione in corso — l’app invierà al destinatario scelto una notifica speciale.

Le novità (cui potrebbe aggiungersi una segreteria telefonica) sono state avvistate sulla versione iOS dell’app, ma sono destinate a coinvolgere anche le altre piattaforme. Le tempistiche però, come al solito quando si tratta di indiscrezioni riguardanti le versioni preliminari dell’app, non sono chiare. (fonte)

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