Dal 18 maggio si usa Internet per chiedere la cittadinanza
Stop ai modelli cartacei con il sistema informatizzato curato dal dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. Dal 18 maggio la domanda per ottenere la cittadinanza italiana si invierà telematicamente. Il nuovo servizio, messo a punto dal dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, direzione centrale per i Diritti civili, la Cittadinanza e le Minoranze, consentirà di snellire la fase di inserimento nel sistema informatico Sicitt e nella scomparsa di modelli cartacei.
Il cittadino che deve chiedere la cittadinanza compilerà la domanda, utilizzando le credenziali d’accesso ricevute a seguito di registrazione sul portale dedicato, e la trasmetterà in formato elettronico, unitamente ad un documento di riconoscimento, agli atti formati dalle autorità del Paese di origine (atto di nascita e certificato penale) e alla ricevuta dell’avvenuto pagamento del contributo di euro 200 previsto dalla legge n. 94/2009. Dal 18 giugno 2015 le domande verranno acquisite esclusivamente con modalità informatica.
La cittadinanza italiana, ricorda il sito del Viminale, si acquista iure sanguinis, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Esiste una possibilità residuale di acquisto iure soli, se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.
La cittadinanza può essere richiesta anche dagli stranieri che risiedono in Italia da almeno dieci anni e sono in possesso di determinati requisiti. In particolare il richiedente deve dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali, di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica. Si può diventare cittadini italiani anche per matrimonio che è riconosciuta dal prefetto della provincia di residenza del richiedente. Diverso è parlare di cittadinanza europea, che non è uno status che si acquisisce. (fonte)