Mai più smartphone sbloccati su richiesta della polizia

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Niente più favori alla polizia: Apple ha annunciato che non sbloccherà più iPhone e iPad criptati su richiesta delle forze dell’ordine o dei servizi di intelligence.

In pratica, sugli smartphone e i tablet su cui funzionerà il nuovo sistema operativo iOs 8 – ha spiegato il gigante di Cupertino – «i dati personali come foto, messaggi, email, allegati, contatti, la storia delle chiamate, i contenuti di iTunes, gli appunti e i promemoria sono posti sotto la protezione di codici personali. Così, a differenza dei nostri concorrenti, Apple non potrà più bypassare questi codici e perciò non potrà accedere più ai dati personali». Ancora per poco però, perché anche Google ha annunciato un’iniziativa simile con il nuovo sistema operativo Android, che verrà installato sugli smartphone di nuova generazione.

Insomma, vita dura per gli investigatori. La casa di Cupertino ha spiegato come con l’introduzione di iOs 8 non si potrà più “forzare” i sistemi di sicurezza inseriti dall’utente, anche in presenza di un mandato del giudice. L’unica possibilità sarà quella di sperare che il possessore del dispositivo abbia attivato iCloud. In quel solo e unico caso si potrà far fronte alle richieste investigative.

Per i media americani l’annuncio dell’azienda riflette la decisione di adottare una «linea dura» di fronte alle accuse mosse a tutti i big di internet e della comunicazione: quelle di aver partecipato, senza opporre molta resistenza, ai programmi governativi tesi a raccogliere dati degli utenti, in nome alla lotta al terrorismo e alla criminalità. Programmi come quello della National Security Agency (Nsa) denominato Prism, la cui rivelazione da parte della “talpa” Edward Snowden ha fatto esplodere lo scandalo del Datagate.

«I cittadini vogliono che le aziende mettano la privacy al primo posto e la Apple ha ascoltato», ha detto Christopher Soghoian, tecnico del sindacato americano per le libertà civili. L’annuncio Apple è comparso sulla pagina del sito ufficiale con una lettera scritta dall’amministratore delegato dell’azienda, Timothy D. Cook. «Al contrario dei nostri concorrenti, la Apple non potrà bypassare le vostre password e quindi non potra accedere ai vostri dati», si legge. «Non sarà quindi tecnicamente fattibile rispondere ai mandati del governo per avere questi dati da apparecchi che hanno il sistema operativo iOs 8».

La pagina web include anche una spiegazione su quale tipo di informazione la Apple raccoglie e perché. Elenca, inoltre, i cosiddetti «rapporti di trasparenza» della Apple, come, quando e perché gestisce le richieste provenienti dalla polizia o gli enti governativi che cercano informazioni sui clienti. Ma insegna anche ai consumatori come attivare importanti funzioni di sicurezza, come la verifica in due passaggi, per proteggersi dagli hacker.

La capacità della Apple di proteggere le informazioni dei clienti è stata messa in discussione dopo che diverse celebrità di Hollywood hanno scoperto che gli hacker hanno avuto accesso ai loro account, riuscendo a rubare foto di nudi per poi pubblicarle su internet. Dopo quell’episodio, Cook ha detto che la società avrebbe rafforzato alcune misure di sicurezza per iCloud, e lavorato di più per educare i consumatori a proteggere gli account. (fonte)

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