Su Facebook la lotta ai cafoni metropolitani
A Brescia, là dove non arriva il verbale c’è la fotocamera del telefonino, che ci vede benissimo. Suv che parcheggiano in doppia fila e motorini lasciati sulle strisce pedonali: ai castigatori degli incivili non sfugge nulla. Automobilisti sfacciati, vandali e muri sfregiati dalle bombolette, mettetevi in posa: sarete postati sui social.
I barbari della strada finiscono su Facebook, pagina «Dàgli agli incivili». Berlina in divieto e sulle zebre: foto. Utilitaria messa di traverso sul posto disabili: foto. Monnezza lasciata sul marciapiede: ancora clic.
«Pubblicate qui le foto di comportamenti poco civili». Saranno puniti dalla gogna del web: i castigatori, tipi inflessibili, non perdonano nemmeno le gomme da masticare. Il gruppo ha 139 adepti. L’ultimo scatto, il 15 settembre: pista ciclabile, uno scooter parcheggiato in mezzo e una povera ciclista cui tocca fare zig-zag. «Il solito furbetto». Altra foto, altri commenti al cianuro: «Televisione abbandonata da un mese sul marciapiede di via Trieste 21». Like. Sacchetti dell’immondizia in un’aiuola: «Spaccato di civiltà». Ironia, ma a fin di bene. Castigat postando mores. Auto lasciate sulle strisce pedonali? «Pare che a Brescia le zebre, le ciclabili e gli spazi riservati ai disabili siano presi per comodi parcheggi. Che ci sia qualcosa che non va con le autoscuole?». Parco Tarello: sui benefici del nordic walking, scritti in 8 punti su un cartello, un vandalo ha fatto lo scarabocchio: «Anche questa è inciviltà, come l’impronta di una suola più in basso». Un’auto parcheggiata in contromano: «Brescia è piena di beoti!». Immondizia gettata sulla strada, davanti ai cassonetti: «Spesso è difficile capire a cosa servono».
Il motto lo scrive un membro che parafrasa Forrest Gump e posta gli sgorbi di spray che sporcano una fontana: «Incivile è chi incivile fa». Il commento: «Vandali da individuare ed obbligare alla completa pulizia e al ripristino dell’originale». La pagina l’ha fondata Daniela Conte. La lotta agli incivili è il suo mestiere: «Sono commissario di polizia provinciale». La foto di copertina di Facebook l’ha fatta lei. É stata la prima: «Un’auto parcheggiata sulle strisce per disabili in piazza del foro. Abito in centro, la mancanza di rispetto mi ha sempre dato fastidio. Ho fondato questo gruppo perché spero che qualche cafone si riconosca negli scatti». Su, ammetta: non ha mai lasciato la macchina in doppia fila? «No, giuro». (fonte)
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