Windows 10, ecco chi potrà aggiornare anche dopo il 29 luglio

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Microsoft sceglie di estendere la durata della promozione anche dopo il 29 luglio prossimo per consentire l’upgrade gratuito a Windows 10 per determinate categorie di utenti.Vediamo quali.

La casa di Redmond ha confermato sul finire della settimana scorsa la volontà di estendere oltre il 29 luglio prossimo la durata della promozione che consente di effettuare l’upgrade gratuitoWindows 10 per una precisa categoria di utenti, ovvero per coloro che utilizzano tecnologie assistive. Come si legge in nella pagina del blog ufficiale Microsoft Accessibility:

Come saprete, l’offerta per l’upgrade gratuito a Windows 10 per i clienti Windows 7 o Windows 8.1 terminerà il 29 luglio, ma vogliamo chiarire che questa scadenza non si applica ai clienti che utilizzano tecnologie assistive. Stiamo continuando ad offrire la nostra visione precedentemente condivisa per l’accessibilità a Windows 10 e siamo impegnati per assicurare che gli utenti che usano tecnologie assistive abbiano la possibilità di effettuare gratuitamente l’upgrade a Windows 10.

I dettagli sulle modalità per sfruttare l’upgrade gratuito e il termine ultimo dell’offerta saranno comunicati successivamente da Microsoft. La casa di Redmond sceglie quindi di privilegiare gli utenti con disabilità che utilizzano tecnologie utili per superare o ridurre le condizioni di svantaggio o di inaccessibilità ai sistemi informatici.

Non si tratta ancora di una proroga generalizzata, ma di un’estensione che mira ad agevolare una singola categoria di utenti, quella che potrebbe trarre maggior beneficio dalle rinnovate funzioni di accessibilità di Windows 10.

Resta ancora da stabilire se, nei prossimi mesi, Microsoft deciderà di estendere su più ampia scala la promozione. A suggerire tale ipotesi – per ora non confermata – la constatazione che i 300 milioni di dispositivi Windows 10 attivi, rilevati all’inizio di maggio, potrebbero essere non sufficienti per raggiungere il target del miliardo di utenti attivi entro il 2018.

Estendere la gratuità dell’upgrade potrebbe offrire ulteriori stimoli per effettuare l’upgrade a chi resta tuttora scettico nei confronti della nuova major release di Windows. Speculazioni, al momento, non confermate da prove concrete, anche se l’apertura nei confronti della categoria di utenti che usano tecnologie assistive rappresenta una prima eccezione alla regola che individuava nel 29 luglio il termine di scadenza della promozione. (fonte)

Per tutti gli altri utenti…

Microsoft, come riportato nelle scorse ore, ha approfittato del nuovo aggiornamento sulla diffusione di Windows 10 per ricordare agli utenti Windows 7, 8 e 8.1 che possono beneficiare dell’upgrade gratuito alla nuova major release di Windows di farlo entro il termine del 29 luglio prossimo. Dopo tale data, infatti, passare a Windows 10 avrà un costo pari a 149 euro* (ovvero quello della versione Windows 10 Home, la più economica delle edizioni di Windows).

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Il termine del periodo previsto per l’aggiornamento gratuito produrrà anche un altro effetto,  probabilmente apprezzato dagli utenti Windows 7 e 8/8.1 decisi a non effettuare l’upgrade: a partire dal 29 luglio Microsoft inizierà a rimuovere l’applicazione “Ottieni Windows 10”,introdotta con lo scopo di semplificare il processo di aggiornamento, ma più volte passata agli onori della cronaca a causa della sua invasività.

La conferma della rimozione dell’applicazione “Ottieni Windows 10” è stata fornita da Microsoft al sito WinBeta:

I dettagli devono essere ancora definiti, ma a partire dal 29 luglio l’applicazione Ottieni Windows 10 che semplifica l’upgrade a Windows 10 sarà disabilitata ed infine rimossa dai PC in tutto il mondo. Così come è stato necessario del tempo per distribuirla, sarà richiesto del tempo per rimuoverla. 

Gli utenti fermamente convinti di continuare ad usare le precedenti release del sistema operativo anche dopo il 29 luglio non saranno più costretti a convivere con l’applicazione che continua a ricordare la sua presenza tramite l’icona della taskbar. Come chiarito dalla casa di Redmond, la rimozione non avverrà immediatamente e contestualmente in ogni mercato, ma gradualmente.

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