Tindstagramming, se vieni rifiutato su un social e ci riprovi su un altro

Usate Tinder, Instagram e siete donne? Attenzione, rischiate di essere vittime di un fenomeno diffuso nei servizi di appuntamenti online, conosciuto come «Tindstagramming».

In un articolo del New York Magazine firmato da Paris Martineau se ne parla come «l’atto di introdursi furtivamente in un account Instagram dopo che essere stati rifiutati su Tinder», l’app per il dating con 50 milioni di utenti.

Agli utenti viene presentato il profilo di una persona con un’immagine: scorrendo a sinistra si evidenzia che il soggetto non piace, scorrendo a destra che invece c’è un apprezzamento. Se entrambe le persone dichiarano interesse, scatta il cosiddetto match: da questo momento possono scriversi in chat e organizzare un appuntamento. «Con il Tindstagramming, invece, si aggira questo procedimento: anche se si viene rifiutati, si cerca di contattare la persona su Instagram», dato che Tinder ora ha permesso di aggiungere il contatto di Instagram nelle informazioni del proprio profilo.

L’idea — si legge su Cosmopolitan.com — era quella di permettere una maggiore interazione con i profili proposti. In realtà, questo ha permesso a utenti anonimi — dei quali su Tinder si conosce solo il nome di battesimo, il lavoro e altre notizie personali — di accedere a Instagram e provare a contattare qualcuno anche se si è stati rifiutati.

Per molte donne questo può diventare un problema: «Spesso chi ricorre a questa pratica lo fa perché pensa ci sia stato un malinteso: “Se mi ha rifiutato è perché non sai chi sono davvero”». Generando malintesi e situazioni spiacevoli e fastidiose. Resta — conclude l’articolo — un interrogativo che riguarda gli uomini: «Perchè non si fidano delle capacità di una donna di dire: “Non mi interessi”. E continuano a essere insistenti, anche dopo un rifiuto». (fonte)

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