Mozilla Firefox, ora anche a 64 bit (finalmente)

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Mozilla Firefox è finalmente disponibile, con la versione 43, anche in una variante a 64-bit in ambiente Windows.

La società non ha dato molta attenzione alla nuova caratteristica del web browser, tuttavia è probabilmente la differenza di maggior rilievo rispetto alle precedenti versioni del software. Firefox 43 veniva rilasciato come anteprima circa 9 mesi fa e, seguendo il solito ruolino di marcia di Mozilla, il debutto ufficiale era atteso a maggio.

Il vantaggio più evidente di un software a 64-bit su un sistema operativo a 64-bit è che può utilizzare più di 4GB di memoria RAM. Questo si traduce, nel caso di un browser web come Firefox, nella possibilità di mantenere in esecuzione un maggior numero di tab, eseguire web-app avanzate come giochi tridimensionali, e avere in generale molte meno restrizioni sul fronte della memoria di sistema. I 64-bit hanno inoltre un impatto considerevole anche sui fronti delle performance e delle sicurezza, anche se non è sempre garantita la compatibilità con i plug-in a 32-bit.

Con Firefox 43, Mozilla raggiunge i rivali più grandi della categoria. Fra i cinque browser più importanti, infatti, Firefox era rimasto l’unico a mancare di una variante a 64-bit. Microsoft offre questa possibilità dal 2006 sul suo Internet Explorer, Apple con Safari dal 2009. Fra i più recenti a supportare i 64-bit troviamo Google con Chrome, con la prima versione finale uscita ad agosto 2014, ed anche Opera ha una versione a 64-bit.

La strada per i 64-bit non è stata facile su Windows per il browser di Mozilla. Firefox ha da tempo versioni a 64-bit su OS X e Linux, e lo sviluppatore aveva abbandonato i lavori di sviluppo su Windows nel novembre 2012, riavviandoli il mese successivo. È passato qualche anno da allora, e solo con l’ultima versione possiamo finalmente utilizzare Firefox anche a 64-bit su Windows.

Su Firefox 43 troviamo anche altre novità come l’aggiornamento della funzionalità Tracking Protection, con cui l’utente può impedire il caricamento non solo di banner o elementi per il tracciamento dei dati, ma anche foto, video e altri contenuti generici della pagina. Su Android, invece, la società ha introdotto l’indicatore dell’audio sulla tab, già presente su desktop. (fonte)

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