LOTTE INTESTINE? NO, GRAZIE

Nell’ambito delle “pagine sulla sicurezza” gli utenti stanno assistendo a spiacevoli episodi contraddistinti da prove di forza tra pagine e gruppi: alcuni si spacciano per tutori dell’ordine reali oltre che virtuali, altri reagiscono e incitano a segnalare a Facebook i “concorrenti/colleghi”, altri ancora pubblicano immagini porno su siti altrui, diffamano, si insultano…

In questo caso, proprio perchè dietro a un gruppo, a una pagina, a un profilo, può nascondersi qualunque personaggio vero o falso che sia, abbiamo deciso di rimanerne fuori.

Le regole esistono, per tutti. Quanto accade non fa altro che confondere gli utenti, che giustamente non sanno a chi dare retta, chi sia nel giusto (nonostante utilizzi metodi scorretti per ottenere uno scopo) e chi lo faccia solo per creare caos.

L’antefatto

Per quelli che ancora non lo sanno (speriamo molti, visto che sono episodi abbastanza incresciosi), riassumiamo brevemente: alcune pagine, con scudetto del corpo della polizia postale come logo, hanno cominciato a farsi guerra tra loro, arrogandosi il diritto a segnalare ed eliminare gruppi di troll e sbandierando i successi ottenuti nella loro azione.

Nel momento in cui qualcuno ha mosso loro l’obiezione che forse non era il caso di spacciarsi per tutori dell’ordine (anche se hanno più volte scritto di essere un “gruppo di fan” è evidente il malinteso fatto nascere nei propri fan) è cominciata una vera e propria “guerra tra bande” a forza di segnalazioni incrociate.

Ma…

… purtroppo le regole sono uguali per tutti. Chi vuol fare il tutore deve dire per lo meno chi è, che cosa fa di lavoro (questo perchè la professionalità dovrebbe essere un requisito indispensabile), dove è la sede della sua azienda (se ne ha una)…

Altrimenti è uguale a chi cerca di truffare, raggirare, imbrogliare.

Come abbiamo visto in precedenza, UNA PAGINA PRESUPPONE UN’ATTIVITA’, UNA PROFESSIONE CHE NON DEVE ESSERE SOLO “VIRTUALE”.

Quindi, così come riteniamo sbagliato spacciarsi per poliziotti (o carabinieri o altro) è altrettanto sbagliato far pensare di essere una “longamanu” di Facebook, indicando nelle Info l’indirizzo americano del social network.

Una Pagina su FB (nel senso tecnico del termine) non deve essere solo un mezzo per portare l’utente ai propri blog esterni, dove a bella posta sono piazzati i vari annunci GoogleAdSense, ma una promozione della propria professionalità “reale”.

Per concludere…

… essendo questo solo il nostro modesto parere, ci limitiamo a osservare quanto sta accadendo con un certo distacco (e invitiamo anche voi a farlo), sicuri che chi dovrà essere bannato (per millantato credito o quant’altro) lo sarà al più presto, magari con conseguenze penali.

E chi invece si ritiene nel giusto, sia in grado di capire come operare nel modo più corretto, per evitare brutte sorprese, maggiormente amare con l’aumentare dei propri fan.

SeeYouSoon

—

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In questo caso, proprio perchè dietro a un gruppo, a una pagina, a un profilo, può nascondersi qualunque personaggio vero o falso che sia, abbiamo deciso di rimanerne fuori.

Le regole esistono, per tutti. Quanto accade non fa altro che confondere gli utenti, che giustamente non sanno a chi dare retta, chi sia nel giusto (nonostante utilizzi metodi scorretti per ottenere uno scopo) e chi lo faccia solo per creare caos.

L’antefatto

Per quelli che ancora non lo sanno (speriamo molti, visto che sono episodi abbastanza incresciosi), riassumiamo brevemente: alcune pagine, con scudetto del corpo della polizia postale come logo, hanno cominciato a farsi guerra tra loro, arrogandosi il diritto a segnalare ed eliminare gruppi di troll e sbandierando i successi ottenuti nella loro azione.

Nel momento in cui qualcuno ha mosso loro l’obiezione che forse non era il caso di spacciarsi per tutori dell’ordine (anche se hanno più volte scritto di essere un “gruppo di fan” è evidente il malinteso fatto nascere nei propri fan) è cominciata una vera e propria “guerra tra bande” a forza di segnalazioni incrociate.

Ma…

… purtroppo le regole sono uguali per tutti. Chi vuol fare il tutore deve dire per lo meno chi è, che cosa fa di lavoro (questo perchè la professionalità dovrebbe essere un requisito indispensabile), dove è la sede della sua azienda (se ne ha una)…

Altrimenti è uguale a chi cerca di truffare, raggirare, imbrogliare.

Come abbiamo visto in precedenza, UNA PAGINA PRESUPPONE UN’ATTIVITA’, UNA PROFESSIONE CHE NON DEVE ESSERE SOLO “VIRTUALE”.

Quindi, così come riteniamo sbagliato spacciarsi per poliziotti (o carabinieri o altro) è altrettanto sbagliato far pensare di essere una “longamanu” di Facebook, indicando nelle Info l’indirizzo americano del social network.

Una Pagina su FB (nel senso tecnico del termine) non deve essere solo un mezzo per portare l’utente ai propri blog esterni, dove a bella posta sono piazzati i vari annunci GoogleAdSense, ma una promozione della propria professionalità “reale”.

Per concludere…

… essendo questo solo il nostro modesto parere, ci limitiamo a osservare quanto sta accadendo con un certo distacco (e invitiamo anche voi a farlo), sicuri che chi dovrà essere bannato (per millantato credito o quant’altro) lo sarà al più presto, magari con conseguenze penali.

E chi invece si ritiene nel giusto, sia in grado di capire come operare nel modo più corretto, per evitare brutte sorprese, maggiormente amare con l’aumentare dei propri fan.

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