Liceali su Facebook: «Attente al pedofilo», e scatta l’arresto

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La persona era una presenza fissa all’esterno dell’Istituto Santa Caterina di Milano. Aspettava paziente e famelico le ragazzine, le pedinava, le molestava. Un pensionato di 76 anni è stato arrestato dal commissariato Città Studi di Milano diretto da Anna Laruccia. Per lui l’accusa è di violenza sessuale. Gli agenti hanno bloccato il maniaco il 14 marzo dopo l’ennesima aggressione davanti all’istituto Santa Caterina da Siena in viale Lombardia. L.G. è un fotografo in pensione, incensurato, vedovo da 15 anni e con 5 figli avuti da diverse donne. L’hanno fermato poco prima delle 15: aveva appena palpeggiato due studentesse di 17 e 18 anni che stavano tornando a casa dopo le lezioni a scuola. L’anziano le ha incrociate in via Andrea Costa mentre raggiungeva un circolo delle carte poco distante; si è piazzato tra loro e ha toccato a entrambe le parti intime. Le ragazze hanno urlato attirando l’attenzione di altri compagni che hanno fermato l’aggressore. La sua giustificazione è stata la seguente: «Non ho fatto niente, io stavo soltanto cercando di scansarle».

Finora sono due le denunce nei suoi confronti ma sono almeno cinque gli episodi accertati e il numero sembra destinato ad aumentare, anche di molto. Prima di andare dalla polizia per raccontare quanto subìto, una studentessa aveva pubblicato in forma anonima sulla pagina Facebook del liceo una lettera di avvertimento. «Bella raga! Sono una studentessa del Caterina, volevo informarvi di stare attenti (soprattutto alle ragazze) perché c’è un pedofilo, di circa 60 anni, alto circa 1,74, che ha il vizio di toccare il c…; io, e una mia amica, siamo state vittime di questa cosa, non una, ma più volte, sempre davanti a scuola. Quindi, mi raccomando, attenzione. Abbiamo già fatto denuncia alla vicepreside».

Dopodiché sono stati informati i poliziotti del commissariato Città Studi. Gli agenti sono partiti e hanno incastrato l’uomo. Come in tanti altri casi, vale l’avvertimento da parte degli investigatori affinché altre eventuali vittime si facciano avanti, senza paura, e parlino con gli agenti. (fonte)

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