Iscritti a una pagina Facebook senza sapere come sia successo?

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«Aiuto, mi hanno rubato una pagina!». A chi non è pratico di social network, può sembrare un appello bizzarro, eppure capita sempre più spesso che il controllo dei profili popolari oppure delle pagine più seguite di Facebook sia sottratto ai legittimi proprietari. Ma perché? Può essere uno scherzo di cattivo gusto, un’esibizione di abilità informatica oppure una mossa strategica nel fiorente mercato virtuale dei «like». Ogni «mi piace» ha un valore e per un’azienda veder crollare la pagina social del suo prodotto vuol dire perdere traffico e investimenti pubblicitari. Così anche se le pagine non si possono né vendere né acquistare, perché proprietà della piattaforma di Zuckerberg, non vuol dire che non ci sia nessuno disposto a violare la legge.

Ora che il social network più popolare del mondo è pieno di pagine di ogni tipo, il modo più semplice di acquisire seguito e popolarità sembra acquistarne una già pronta. Non ha molta importanza a che cosa sia dedicata, quel che interessa è il numero di follower che riesce a collezionare: per esempio quando morì l’attore Paul Walker, una pagina di fan in lutto conquistò più di 420mila like in pochi giorni. Con un po’ di fortuna e una buona dose di astuzia, si può lanciare una pagina su un argomento di attualità, per poi rivenderla a chi a bisogno di nuovi «amici» – anche se in questo caso sarebbe meglio chiamarli clienti – virtuali.

Un esempio? Il sito FanPageTrading.com si presenta come un «fantastico modo di trasformare pagine e gruppi di Facebook in denaro». Si possono vendere e acquistare le pagine seguite da più di 3.000 persone, ma c’è la possibilità di commerciare anche canali You Tube con più di 1000 iscritti, profili Twitter e applicazioni. La valutazione viene fatta in base a numero, età e collocazione geografica dei seguaci, però esistono servizi simili con tariffe fisse: 20 dollari per 1000 like, 40 per 2.500. Per promuoversi, molto più efficace che acquistare pacchetti di finti like e follower, che aiutano a scalare le classifiche dei più visti, ma non consentono una diffusione virale.

«Acquistate e vendere le pagine è contro la nostra politica – ha dichiarato al magazine online Business Insider un rappresentate di Facebook -. Vigiliamo sulle operazioni sospette, e nel caso di furto aiutiamo gli amministratori a riprendere il controllo della propria pagina verificando l’identità degli utenti oppure con un servizio di assistenza, oltre ad aver adottato tutte le iniziative legali necessarie a difendere la nostra piattaforma». Nonostante ciò, gira voce che anche il popolare «BuzzFeed» abbia acquistato diverse pagine di Facebook come “aiutino” per superare i 100 milioni di visitatori unici al mese. L’amministratore delegato del sito Jonah Peretti ha negato, aggiungendo però di avere «rapporti informali» con alcuni amministratori delle pagine più popolari. «Se scriviamo un articolo su Barbie – ha raccontato Peretti a Business Insider -, e la pagina fan lo rilancia, abbiamo un picco di accessi». Non c’è da stupirsi: la pagina di Barbie conta quasi 12 milioni di fan. (l’articolo continua sotto l’offerta di alcuni nostri servizi professionali)

Avete problemi nella gestione della vostra pagina aziendale, ve l’hanno “rubata” o ricevete avvisi da Facebook che qualcuno ne rivendica la proprietà? Per cercare di risolvere questi e altri problemi, contattateci senza impegno. Potete farlo tramite un messaggio alla nostra pagina o telefonicamente (in orari di ufficio) al numero 331.449.8368. CLICCA-QUIValuteremo insieme se necessitate di un semplice consiglio, magari tramite le oltre 1.200 note già pubblicate, o se per risolvere preferite essere seguiti passo passo tramite un servizio professionale di teleassistenza (ai nostri fan, ma solo a loro, costa pochi euro). Altre informazioni

Conosce fin troppo bene il problema Jason Fyk, milionario americano che ha costruito la sua fortuna su Facebook: dopo una carriera nel mercato immobiliare finita male, nel gennaio del 2011 lanciò il sito dedicato all’intrattenimento WTFMagazine.com. Dopo poco però finì in prigione, a causa di una zuffa. Accusato di aver pianificato la rissa, venne rilasciato due mesi dopo: decise di raccontare la sua storia in un libro, ma prima si assicurò l’attenzione di un grande pubblico creando una lista di pagine dedicate agli argomenti più disparati. Ora ne possiede circa 40, che con 28 milioni di likes e un pubblico di 260 milioni di visitatori valgono circa un milione di dollari.

I suoi nemici più temibili sono gli adolescenti, che per noia o per sfida rubano le pagine: nell’aprile scorso la pagina fan di Mtv con 1 milione e 300 mila utenti da lui creata sparì all’improvviso. Poco dopo a Fyk arrivò un messaggio: «Ciao amico, ho io la tua pagina da un milione. Te la restituirò, ma tu in cambio cosa puoi darmi?». Tra i più attivi nella compravendita dei like, i membri di quella che viene chiamata «The community», un collettivo online che riunisce più di 50mila ragazzi: i loro interessi includono social network, giochi, cultura web e pirateria. Chi ha creato la pagina è Anthony, primo furto virtuale una pagina dedicata a Justin Bieber. «Era nato come un gioco, ma da quando le pagine hanno iniziato ad aumentare di valore non lo è più – ha raccontato Anthony a Business Insider -. Il periodo più redditizio? L’estate del 2012, con 10mila dollari rastrellati solo nel mese di luglio».  (fonte)

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