Henry, versione maschile di sex doll con intelligenza artificiale

Dopo Harmony, ecco Henry. Il robot sessuale maschile si attendeva da tempo nel mercato dei sexbots e Realbotix, l’azienda che lo costruisce, ha voluto essere tra le prime a lanciarlo. Tra i suoi prodotti maggiormente venduti c’è infatti Harmony, la bambola di silicone più sviluppata in termini di robotica. Henry, quindi, non vuole essere da meno. Infatti si può comporre in moltissimi modi, cambiando misure, colori e forme. Solo l’altezza rimane standard per tutti i modelli: Matt McMullen, Ceo dell’azienda, lo ha voluto di 182 centimetri. E ancora non è stato possibile rendere Henry un amatore perfetto, infatti il suo membro è l’unica parte non ancora robotizzata.

Accento inglese e capacità di chiacchierare

I punti forti di Henry, stando a quando ha rivelato Mc Mullen, sono l’accento inglese e la ricostruzione perfetta di ogni sua parte anatomica. La bambola pesa circa 38 kg, quindi si riesce facilmente a spostare, ed è ricoperta da un silicone che al tatto ricorda molto la pelle umana. Henry è dotato di un fisico palestrato, ma non troppo, e riesce a intrattenere una conversazione interessante con la sua compagna (o compagno) in un inglese fluente. Come per la sua collega Harmony, si comanda attraverso un’app che si può scaricare su smartphone o altri dispositivi per fargli «prendere vita» e adattare il suo comportamento alle nostre esigenze. Il suo prezzo, per ora indicativo, partirebbe dagli 8mila dollari fino agli 11mila per le richieste più particolari. Non c’è ancora una data per il lancio ufficiale di Henry, anche se da Realbotix assicurano che sarà tra pochissimo tempo.

«Anche le donne si sentono sole»

«Le donne sentono la solitudine proprio come gli uomini», ha dichiarato Mc Mullen, marito e padre di cinque figli. «Questi oggetti vengono chiamati sex dolls ma in realtà si tratta di “compagni”. In questo mondo fatto di computer le persone sentono la mancanza di un’interazione umana». La sua intuizione sembra trovare conferma anche in ambito accademico. La dottoressa Cathy O’Neil del dipartimento di matematica all’università di Harvard ha ribadito che Henry può essere utile non solo alle donne in cerca di compagnia, ma anche agli uomini. «Cosa c’è di male in un uomo galante, anche se è un robot? Se si comporta meglio di alcuni uomini in carne e ossa, non solo in camera da letto, può essere un modo per far capire loro quello che vogliono davvero oggi le donne». (fonte)

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