C’è Andrea Camilleri su Facebook, stavolta è quello vero

camilleri-fbAndrea Camilleri su Facebook con i toni del saggio dispensatore di consigli. In prima persona, senza iattanza. Pur esprimendo concetti e manifestando opinioni in modo netto, lascia trasparire il dubbio, regala uno spazio a chi sta dall’altra parte.

Per qualcuno si tratta di un ritorno dell’inventore di Montalbano. Su Fb, infatti, c’è stato un “Andrea Camilleri” fasullo. Ma non era quello vero, come abbiamo appreso con una “informativa” di una gentile collaboratrice. Qualcuno s’era appropriato della sua identità, ma l’aveva fatto con gli stessi toni, pacati, del vero Camilleri, sicché è risultato perfino credibile.

Non ci resta che sperare che stavolta sia il vero Camilleri a inviare i suoi messaggi agli “amici” di Fb. Vi proponiamo le sue ultime “pillole” di saggezza. Cominciando da una “difesa” della scrittura, che ci pare di grande interesse.

“C’è chi dice che adopero il siciliano come l’uva passa: ne lascerei cadere qualche chicco su una struttura italiana. Non è così. La cosa è più complessa. Io utilizzo le parole che mi offre la realtà per descriverla in profondità. Non potrei mai ambientare un mio libro in una città che non conosco. Non è un problema di topografia. Oggi esistono guide che ti dicono anche come si chiama il tabaccaio all’angolo. Nessuno però ti può dire come e cosa pensa chi vi entra: quali sono i codici di comportamento dei clienti di quel tabaccaio. Detto questo non ho la pretesa di innovare la lingua. Semplicemente utilizzo la mia, il mio modo di scrivere”.

Andando a ritroso sulla pagina di Andrea Camilleri, troviamo un aforisma dedicato alla morte: “La morte: la trovo disdicevole, citando una celebre battuta. Ma l’aspetto con serenità”.

Ancora più indietro, leggiamo una riflessione sull’altro sé che Camilleri ha costruito, il personaggio letterario, il commissario Montalbano. “Montalbano dice di amare quel che resta della Sicilia ancora selvaggia: avara di verde, con le casuzze a dado poste su sbalanchi in equilibrio improbabile, e questo piace anche a me ma credo che sia piuttosto un gioco della memoria”.

Concludiamo con due aforismi dedicati alla libertà, di grande attualità, e alla natura umana. “Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.

I falliti si dividono in due categorie: coloro che hanno agito senza pensare e coloro che hanno pensato senza agire”. (si)

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