Accuse di ‘razzismo’ per iPhone X, i cinesi si somigliano tutti?

Il FACE ID, sofisticato meccanismo di riconoscimento del volto di cui è equipaggiato l’iPhoneX, torna a far discutere. Stavolta non per un bimbo che è riuscito a sbloccare il dispositivo della mamma, com’è accaduto negli Stati Uniti, o per qualche strana maschera realizzata ad hoc da una società di sicurezza informatica vietnamita per dimostrare la fallibilità del sistema di sicurezza di Apple. Neanche per gli esperimenti dei gemelli. In Cina donna avrebbe scoperto che una collega è stata in grado di sbloccare il suo telefono per ben due volte, anche dopo una prima sostituzione.

La donna, di cognome Yan e residente nel distretto di Nanchino della provincia dello Jiangsu, ha spiegato che una sua amica e collega è riuscita ad accedere senza problemi al sistema operativo. Il supporto di Apple per telefono e al primo contatto ha rifiutato di crederle se non quando, recatasi di persona in un Apple Store, ha dimostrato ai commessi il sorprendente problema. Il dispositivo le è stato sostituito una prima volta, pensando a un problema della fotocamera frontale TrueDepth, ma la collega è stata in grado di sbloccare anche il dispositivo nuovo di zecca.

Secondo Apple, che è intervenuta con un portavoce dicendosi disponibile a un rimborso completo della cifra pagata, è possibile che le due donne abbiano contemporaneamente addestrato il sistema Face ID, che così sarebbe ora in grado di riconoscere due volti e non uno. Insomma, non sarebbe uno di quei casi “su un milione” che l’azienda californiana ritiene possano capitare (ma per i gemelli e per gli adolescenti la percentuale di fallibilità si alzerebbe notevolmente) ma qualcosa di più inquietante.

Per alcuni il difetto dimostrerebbe anche un certo grado di “razzismo” tecnologico nei confronti delle persone con lineamenti asiatici anche se, oggettivamente, la faccenda sembra più semplicemente suggerire un generico malfunzionamento del bersagliato Face ID. (fonte)

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