Troppe bugie su Facebook? A rischio salute mentale
Bugie, bugie e ancora bugie. Mentire su Facebook sarebbe infatti una delle abitudini più comuni tra quanti usino il noto social network: si va dall’età “manipolata”, false informazioni o, addirittura, resoconti di vacanze inventate o relazioni sentimentali inesistenti, il tutto per crearsi un “alter ego” in grado di attirare l’attenzione dei propri contatti.
Un’abitudine non proprio innocente che, inoltre, potrebbe mettere a rischio la salute mentale, creando stati d’ansia e paranoia (timore di essere smascherati) in soggetti predisposti, nonché problemi alla memoria, nel tentativo di ricordare e apparir coerenti con le caratteristiche del proprio alter ego.
Non si parla di pochi soggetti: secondo un recente sondaggio, due persone su tre mentirebbero su Facebook e, addirittura, un quinto dei giovani tra i 18 e 24 anni ammette che il proprio profilo Fb non reca alcuna somiglianza con ciò sono nella realtà.
Lo psicologo Richard Sherry, interpellato al riguardo, sottolinea come “il desiderio di presentare la migliore versione di se stessi è comprensibile, ma può portare a gravi problemi. Il lato oscuro di questo conformismo sociale arriva quando perdiamo noi stessi o neghiamo ciò che autenticamente siamo, a un livello in cui a volte non ci riconosciamo più”.
“Quando questo comincia ad accadere – avverte l’esperto – prendono vita sentimenti di colpa e disgusto verso noi stessi, che possono creare una trappola cognitiva di alienazione e anche un senso di distacco e di paranoia”. (fonte)