Video-choc bullismo italiano, Facebook lo rimuove

BULLISMO-ITALIANO

“Abbiamo rispettato l’ordine ricevuto dalle autorità italiane in merito al video. Il contenuto non è più disponibile”.

Lo annuncia un portavoce di Facebook che nel pomeriggio ha fatto sparire dalle pagine del social network il filmato-choc sulla ‘bulletta’ di Muravera (Cagliari). Un video che in una sola giornata è stato visualizzato da oltre 3,8 milioni di utenti, con più di 75 mila condivisioni.

La rimozione era stata sollecitata anche dall’avvocato Valeria Aresti, presidente del Centro studi Domino che si occupa di violenza di genere e disagio relazionale. (ANSA)

Il bullo, supportato dal branco, e sola dinanzi a tutti la vittima, derisa e vessata. Sono scene di una violenza inaudita, purtroppo già viste, ma che non per questo smettono di impressionare, quelle che arrivano dalla Sardegna. Sta facendo il giro del Web, scatenando sdegno e rabbia, il video postato da una giovane su Facebook per denunciare un episodio di bullismo avvenuto in un piccolo paese in provincia di Cagliari, nella zona del Sarrabus.

«Questo è ciò che è accaduto all’uscita di scuola qualche giorno fa. I protagonisti sono i ragazzi dell’enogastronomico di Muravera – scrive nel suo post la ragazza – Mi stupisco di come le persone presenti nel video non abbiamo avuto neanche il coraggio di intervenire. Rimango veramente allibita dall’ignoranza di certi elementi che sfortunatamente nel 2016 esistono ancora. Certi avvenimenti dovrebbero essere immediatamente segnalati al fine di tutelare i diritti della ragazza vittima di bullismo. Le minacce e gli insulti non sono bastati. La ‘bulla’ ha avuto la necessità di alzare le mani».

Nel filmato si vedono due ragazzine, di un’età compresa tra 14 e 15 anni, incontrarsi per un regolamento di conti, un chiarimento per una lite che ruota attorno a una fotografia di troppo pubblicata sui social network. Attorno a loro il pubblico delle grandi occasioni: decine e decine di studenti che compiaciuti e divertiti, come si evince dalle risate in sottofondo, assistono a immagini raccapriccianti: la bulla che con atteggiamento spavaldo ricopre di insulti e prende a ceffoni la vittima che, indifesa, retrocede, incassa, prova a giustificarsi ma niente da fare: viene umiliata, schernita, costretta quasi a mettersi in ginocchio, e minacciata di morte senza che nessuno dei presenti faccia qualcosa per fermarla.

Dopo la pubblica umiliazione e la sete di vendetta, la bulla si ferma: «Non voglio nemmeno i carabinieri in mezzo che giuro che vengo a casa tua e ti ammazzo, nel vero senso della parola. Ora viaggia più avanti di me… cammina vai vai» le urla contro lasciando andare via, tra le lacrime, la povera vittima, sommersa dai fischi e dalle urla del branco.

Quel branco che si è dimostrato ancora una volta codardo, che non ha saputo distinguere tra bene e male, tra civiltà e inciviltà. E dai social network, dove ha ottenuto migliaia di visualizzazioni e condivisioni, il filmato è finito sul tavolo della procura dei minori di Cagliari con l’identificazione di tutti i presenti da parte dei carabinieri di San Vito per far luce su quanto accaduto. (fonte)

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