Robot maggiordomi, i nostri nuovi badanti

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Un nuovo tipo di robot-maggordomi capaci di preparare il cibo e gestire la casa, ma anche aiutare l’utente anziano affetto da “deterioramento cognitivo lieve” a mantenere atteggiamenti positivi e a tenere in esercizio abilità cognitive e fisiche: è l’obiettivo del progetto di ricerca “Ramcip” di durata triennale lanciato dalla Commissione Europea, che l’ha finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 con 4 milioni di euro. L’Italia sarà rappresentata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa mentre il coordinamento del progetto è affidato all’istituto per le Tecnologie dell’Informazione del centro di ricerche e tecnologie greco.

Fanno parte anche del team anche la Technische Universität di Monaco (Gemania), la Fondazione per la ricerca e tecnologia Greca, l’Università Medica di Lublino (Polonia), la Fondazione Ace (Spagna) e due piccole-medie imprese polacca e inglese.

I robot di servizio per ambienti intelligenti di nuova generazione dovranno fornire assistenza incidendo positivamente negli aspetti significativi della vita quotidiana: dalla preparazione del cibo alla gestione della casa. Nello stesso tempo, i robot domestici di nuova generazione dovranno aiutare l’utente a mantenere atteggiamenti positivi e a tenere in esercizio abilità cognitive e fisiche..

“Ramcip”, spiega una nota della Scuola Sant’Anna, “prevede, in particolare, che la capacità fisica sia parte integrante dei comportamenti quotidiani dei nuovi sistemi robotici e una delle sfide consiste nel fornire la possibilità di spingere l’utente a compiere questo esercizio, benefico per il mantenimento delle proprie capacità psichiche e fisiche, in maniera velata, evitando che la persona si senta in obbligo”.

Sarà dunque sviluppato un nuovo sistema robotico che abbia anche funzioni cognitive, basate sul monitoraggio avanzato della persona e dell’ambiente casalingo, lasciando all’automa la decisione su quando e come assistere, agendo in maniera autonoma e in cooperazione con la persona a cui presta ausilio.

Per la comunicazione tra uomo robot saranno adottate interfacce che permettano una comunicazione empatica con la visualizzazione dei comandi secondo le tecniche di realtà aumentata. Per la prima volta, conclude la nota della Sant’Anna, “viene applicata nella robotica di servizio in ambiente domestico la ‘capacità di manipolazione avanzata’, abile e sicura, per garantire la presa e la manipolazione di numerosi oggetti domestici, oltre all’interazione uomo-robot fisica”. (ANSA)

 

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