Realtà virtuale, ecco il disastro di Chernobyl (video360)

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Visitare Chernobyl, trent’anni dopo. È possibile farlo di persona, i livelli di radioattività causati dal peggiore incidente nucleare della storia sebbene ancora molto alti sono scesi, ma lo si può anche fare in maniera più sicura grazie alla realtà virtuale. Chernobyl VR è una miscela di documentario e tour guidato che porta all’interno della città ucraina di Pripyat, situata a soli 3 chilometri dal reattore e diventata, dopo l’accaduto, una città fantasma.

I programmatori di “The Farm 51”, la società che ha creato il prodotto, hanno cercato di sfruttare le classiche dinamiche video ludiche per creare un’esperienza avvolgente, in grado di insegnare e sensibilizzare gli utilizzatori sui motivi e le conseguenze del disastro che dal 1986 a oggi ha causato la morte di migliaia di persone (mancano dati precisi e le cifre sono controverse) a causa degli effetti a lungo termine delle radiazioni.

Per rendere il software quanto più possibile realistico, il gruppo di lavoro si è recato a Pripyat, per scattare migliaia di foto, girare video a 360 gradi e intervistare i – pochi – attuali abitanti e i sopravvissuti della tragedia. L’estremo realismo del lavoro e il suo valore socio-educativo, sono valsi al gruppo l’apprezzamento di Greenpeace, che ha deciso di usare Chernobyl VR per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati al nucleare.

Una prima versione dell’applicazione, compatibile solo con Oculus Rift è stata lanciata a luglio di quest’anno, ma quella definitiva, per un maggior numero di dispositivi è arrivata soltanto a settembre. Grazie ad un accordo con la fondazione polacco- ucraina Open Dialog, una parte del ricavato delle vendite andrà alle vittime della strage, e alle loro famiglie. (fonte)

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