Con LoLa, tecnologia italiana, si suona la musica a distanza

Il sistema “LoLa”, che permette di far suonare insieme musicisti lontani migliaia di chilometri tra loro attraverso le reti ad altissima velocità, è stato insignito del “Géant Community Award” al suo ideatore, il maestro Massimo Parovel, professore di Teoria dell’armonia e analisi musicale presso il Conservatorio Tartini di Trieste.

L’idea nasce nel 2005, durante una conferenza Garr, la rete italiana di ricerca, quando Parovel, allora direttore del Tartini, teorizzò che sfruttando le caratteristiche tecnologiche e la banda ultra larga delle reti della ricerca gli artisti avrebbero potuto interagire in modo naturale tra loro pur trovandosi a migliaia di chilometri di distanza. Dall’idea si è passati al progetto vero e proprio che ha portato alla creazione del sistema di trasmissione audio/video LoLa (Low Latency), che permette collaborazioni artistiche a distanza in tempo reale, abbattendo i tempi di latenza e garantendo la massima qualità dei segnali.

Diffusosi in poco tempo ovunque nel mondo, LoLa è stato usato con successo per scopi formativi, masterclass, concerti e spettacolari performance interconnesse con musicisti, ballerini ed attori. E LoLa renderà possibile l’esecuzione di “net:art | near in the distance 3”, lo spettacolo di musica e danza che unirà in contemporanea in un palcoscenico virtuale multi-sito sei Paesi (Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Finlandia, India e Italia) e che si terrà il primo giugno in occasione di Tnc17 a Linz.

“LoLa – commenta Parovel – è stato possibile grazie alla felice combinazione di tre fattori: un’idea tanto semplice quanto ambiziosa, quasi da sembrare impossibile, uno staff di esperti con cui ho condiviso l’idea ed una tecnologia adeguata.

Senza la tecnologia, e reti uniche come quelle della ricerca, non sarebbe stato possibile realizzarlo”. Per Claudio Allocchio, responsabile servizi avanzati Garr “il risultato è frutto di una ricerca continua che ha portato nel tempo a incrementare sempre più le performance: siamo partiti dalla trasmissione del video in bianco e nero per essere oggi capaci di trasmettere in full HD e, con la giusta attrezzatura, anche oltre fino a 4K”. (ANSA)

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