Facebook sospende raccolta dati utenti WhatsApp in GB

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Il vecchio continente continua a opporsi alle ingerenze di Facebook e WhatsApp nella vita privata dei loro utenti. Sono passati più di due mesi da quando la società di Menlo Park ha aggiornato i criteri relativi al trattamento dei dati personali degli utenti WhatsApp per poter fondere parte di queste informazioni con il database del titanico social network; da allora sono stati diversi i paesi europei a reagire con preoccupazione a questa svolta, non sempre riuscendo a ottenere risultati concreti.

In queste ore il gruppo di Mark Zuckerberg ha però ceduto alle pressioni effettuate del garante della privacy del Regno Unito, che in queste settimane ha avuto il compito di indagare sulla quantità e sulla natura delle informazioni in transito dal servizio di messaggistica di proprietà di Facebook ai database del social network. «Abbiamo mostrato chiaramente i termini della legge a Facebook, che ha acconsentito a sospendere l’utilizzo dei dati dagli utenti WhatsApp a scopo pubblicitario o di miglioramento del loro prodotto», ha dichiarato al Financial Times la responsabile del procedimento Elizabeth Denham.

Secondo la tesi di Mark Zuckerberg e soci la nuova policy prevede semplicemente che WhatsApp possa collegare il numero di telefono dell’utente al suo profilo Facebook e inviare al social network informazioni sulla frequenza di utilizzo dell’app di messaggistica; lo scopo sarebbe l’invio di pubblicità più accurate, ma sono le modalità a non essere trasparenti.

In modo simile a quanto avvenuto nel Regno Unito, in Italia sia l’antitrust che il garante per la privacy hanno voluto vedere più chiaro sui dettagli della procedura; a quest’ultimo però la società ha risposto con una disponibilità a collaborare che non sembra avere ancora dato frutti. Le cose sono andate diversamente in Germania, dove il commissario per la protezione dei dati e della libertà d’informazione di Amburgo ha ordinato il blocco delle operazioni e la distruzione degli eventuali dati già condivisi da WhatsApp. (fonte)

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