Anche il nostro cervello è a ”rischio hacker”

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UNA VOLTA si usava dire che possono portarci via tutto ma non le nostre idee. Ebbene purtroppo questa convinzione a quanto pare è errata e in futuro gli hacker potrebbero sottrarci anche quelle, e in maniera piuttosto semplice.

A spiegarlo è stata Tamara Bonaci, ricercatrice dell’università di Washington, durante la conferenza Enigma sulla sicurezza. Non siamo ancora dalle parti di Inception, il film di Christopher Nolan, in cui Leonardo di Caprio e la sua squadra penetrano nelle menti degli obiettivi per sottrarre loro segreti industriali e altre informazioni, ma anche se meno spettacolare, la tecnica prospettata porta a risultati altrettanto inquietanti.

Il lavoro della Bonaci infatti dimostra che è possibile scoprire idee politiche e religiose, pregiudizi, inclinazioni personali e persino condizioni mediche semplicemente monitorando le onde cerebrali prodotte in reazione a determinate immagini subliminali, mostrate ciclicamente per pochi millisecondi. Nei test i pazienti erano collegati a sette elettrodi e giocavano a un gioco innocuo creato per l’occasione, Flappy Whale, nel quale erano inserite immagini riguardanti loghi di ristoranti e produttori di automobili. Con la stessa tecnica sarebbe possibile scoprire molto di più e soprattutto l’individuo non avrebbe la possibilità di nascondere le informazioni, poiché nessuno è in grado di controllare le proprie onde cerebrali.

‎Secondo la Bonaci i segnali elettrici prodotti dal cervello rivelerebbero dati così sensibili da dover essere classificati come informazioni personalmente identificabili, e quindi assoggettati alle stesse tutele di altri dati come nomi, indirizzi, età, eccetera. La ricercatrice però ha anche aggiunto che sarebbe abbastanza difficile estrarre questo genere di informazioni monitorando le onde cerebrali dei soggetti a loro insaputa. Ma questo riguarda solo le tecnologie disponibili oggi. In futuro chissà. (fonte)

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