Ecco il sito che ci aiuta a scoprire i pregiudizi sul web

E’ online Bias Tracker, uno strumento gratuito creato per analizzare l’atteggiamento di una pagina web – che sia un sito di news, un blog o un profilo Facebook – nei confronti di un tema, di una persona o di un’organizzazione. Ancora nella sua fase sperimentale, Bias Tracker è stato messo alla prova sulle elezioni del 4 marzo. Il prototipo è stato impostato per valutare il ‘sentiment’ delle pagine Facebook dei più importanti media italiani nei confronti dei candidati. Il risultato lo trovate all’indirizzo: www.biastracker.io.

L’utilizzo di certe parole in un testo – che sia un articolo o un post in un blog o su un social network – rivela il ‘sentiment’, ovvero l’opinione, dell’autore nei confronti di un tema. Bias Tracker analizza la ricorrenza di queste parole, il loro posizionamento rispetto a un certo tema e ne valuta per l’appunto il ‘sentiment’. L’obiettivo di Bias Tracker è rilevare se un insieme di testi su uno stesso sito siano viziati da un pregiudizio.

Grazie a un algoritmo sviluppato appositamente, Bias Tracker rileva automaticamente il sentiment relativo a un’entità – una persona, un luogo o una cosa – e ne tiene traccia. Quindi, utilizzando piccoli grafici a barre chiamati ‘sparkline’, è in grado di mostrare come si sviluppa nel tempo il sentiment nei contenuti che includono quell’entità. Possono essere gli articoli di un sito, i post di un blog o quelli di un profilo social. Gli utenti possono fare clic sui grafici per visualizzare i singoli post di Facebook e gli articoli, nonché i loro punteggi ‘sentimentali’.

Bias Tracker è un prototipo, ma con oltre 57mila post, 22 fonti e oltre 14mila entità, potrebbe funzionare abbastanza bene per illustrare il sentiment dei media italiani, in questa fase limitatamente ai loro post su Facebook. Completato lo sviluppo, Bias Tracker potrà essere utilizzato per analizzare il sentiment di un sito o un profilo verso un tema e servirà a partiti politici, Ong, aziende e organizzazioni varie per rilevare se l’atteggiamento nei lori confronti sia viziato da pregiudizi.

Bias Tracker, progettato dal giornalista Ugo Barbara, con gli sviluppatori Douglas Arellanes ed Edouard Richard e con la collaborazione dell’Università e dell’Ifg di Urbino, è stato creato grazie al supporto del programma Tech Camp. Il prototipo di Bias Tracker è open source, è disponibile su Github ed è stato progettato con API RESTful. (fonte)

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