Robot che stirano e innaffiano, come cambia la casa

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C’è il robot che stira i vestiti, riconoscendo ogni singola piega dei tessuti, e quello che usa il cacciavite elettrico per i lavoretti di casa. C’è poi il robot giardiniere, che sorveglia le piante riducendo l’uso dei pesticidi, e il robot cameriere, che impugna con delicatezza i bicchieri di carta senza stritolarli. Puntano a rivoluzionare ogni aspetto della nostra vita quotidiana, le ultime novità tecnologiche che saranno presentate a ICRA 2016, la più grande rassegna internazionale di robotica che si apre il 16 maggio in Svezia, a Stoccolma.

In esposizione si potranno trovare mano robotiche capaci di imparare, droni, scimmie-robot e micro-dispositivi per la chirurgia. Tra i più attesi, ci sono anche i robot destinati a portare un tocco di fantascienza nelle nostre case, come ad esempio il robot che stira, sviluppato alla Columbia University: dotato di una telecamera per localizzare le increspature dei tessuti, è stato testato con successo su pantaloni, magliette e felpe.

Per gli amanti del bricolage c’è il robot che avvita: messo a punto dall’Università di Orleans, può essere comandato col semplice tocco della mano. Chi ha il pollice verde può puntare invece sul robot giardiniere, che esamina minuziosamente le piante per identificare eventuali malattie o parassiti riducendo l’uso di sostanze chimiche e pesticidi.

Molto utili poi i robot camerieri, ciascuno con una precisa specializzazione: c’è quello sviluppato dall’università californiana di Berkeley, che maneggia con destrezza cucchiai e spatole, oppure il robot australiano della Queensland University of Technology, capace di riconoscere la consistenza di un bicchiere di carta solamente osservandolo e strizzandolo delicatamente. (ANSA)

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