Usare Intelligenza Artificiale per neutralizzare i tentativi di truffa via mail
Re:scam è un buon esempio di come i chatbot, mossi da intelligenze artificiali più o meno evolute, possono rappresentare un valido aiuto per l’utente finale. Nel caso specifico, il chatbot si occupa di gestire un’attività che solitamente richiede un investimento di tempo ed energie, ovvero affrontare il fenomeno dei tentativi di truffa tramite mail. Re:scam è sviluppata da Netsafe, organizzazione no-profit fondata dalla polizia neozelandese, e viene così presentata dai suoi creatori:
un bot per le email dotato di intelligenza artificiale e realizzato per rispondere alle email di scam. Re:scam fa sprecare tempo agli scammer con una serie infinita di domande e aneddoti, in modo tale che gli scammer abbiano meno tempo per dedicarsi alle persone reali
Re:scam non è quindi, semplicemente, un’alternativa agli strumenti predisposti per filtrare le email, eliminando quelle considerate spam, ma svolge una funzione attiva di contrasto al fenomeno dello scam, facendo credere di essere un utente in carne ed ossa al truffatore e catturando la sua attenzione con un dialogo interminabile (se la fine arriva è perché lo scammer rinuncia a proseguire).
In concreto, chi ritiene di essere stato vittima di un tentativo di truffa via mail, può inoltrare l’email incriminata all’indirizzo me@rescam.org. Da quel momento in poi, lo scammer verrà contattato dal chatbot utilizzando un proxy mail – apparentemente, quindi, le risposte sembreranno provenire dall’indirizzo della vittima. Re:scam invierà poi all’utente un riepilogo delle conversazioni intrattenute con il truffatore.
Stando alla descrizione fornita da Nesafe, l’AI che alimenta Re:scam è progettata per apparire a tutti gli effetti come un essere umano che dialoga via mail, errori grammaticali compresi, ma risulta decisamente più efficiente di un umano, considerato che può tenere occupati infiniti scammer contemporaneamente. Per ulteriori informazioni su Re:scam, si rimanda al sito ufficiale. (fonte)
