Per raccogliere più ‘like’ non servono tanti selfie

Uno studio della Baylor University di Waco, Texas, appena pubblicato sulla rivista Psychology of Popular Media Culture è tornato ad analizzare il valore che gli osservatori esterni – in altre parole, gli amici di Facebook & compagnia – pongono su alcuni aspetti della nostra vita digitale (numero di follower, ‘Mi piace’ e così via). Cercando di misurare e valutare la ricetta del successo (o dell’insuccesso) dei nostri profili.

“Ci sono molti studi della percezione individuale delle persone attraverso i social network – ha spiegato il principale autore dell’indagine, Steven W. Bradley, docente associato di imprenditoria alla Hankamer School of Business dell’ateneo texano – volevamo ribaltare la dinamica e mettere sotto la lente la prospettiva del pubblico”. Di nuovo, dei nostri amici e di chi frequenta i nostri profili. Come comportarci per essere più popolari sui social?

La ricerca dimostra anzitutto che la “piacevolezza percepita”, chiamiamo così questa combinazione di amichevolezza, rilevanza, empatia e genuinità – differisce fra uomini e donne ma si possono tracciare alcuni elementi comuni. Il primo: i fattori determinanti sembrano essere ancora l’elevato numero di amici o follower e conseguentemente di Mi piace e apprezzamenti, sotto qualsiasi forma vengano espressi. Quelli che sono considerati più attraenti sotto l’aspetto fisico sfoggiano un’alta soglia di gradimento (anche se con incroci particolari) ma, sorpresa, i selfie non aiutano: lo studio ha infatti scoperto che gli utenti che postano una grande quantità di autoscatti in solitudine o quasi fanno segnare un più basso livello di gradimento.

Il numero di follower e like sovrasta di gran lunga l’attrattività fisica (vale quasi il doppio in questa particolare formula magica della gradevolezza) mentre chi abusa di selfie è considerato quasi una volta e mezza meno piacevole, almeno da chi osserva. Fra gli altri risultati dell’indagine anche la constatazione che i maschi tendono a pesare molto di più l’aspetto esteriore rispetto alle donne e che quest’ultime sono più sensibili al numero di follower, ai ‘Mi piace’ e ai selfie.

“Troppi selfie suggeriscono che la persona sia narcisista e non esattamente un’ottima candidata per stringere amicizia – ha spiegato il coautore James A. Roberts – abbiamo ipotizzato e provato che un’elevata percentuale di autoscatti costituiscano una traccia che trasmette meno reciprocità e benefici di gruppo”. (fonte)

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