Microsoft: Windows 10 sarà l’ultima versione di Windows

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“Stiamo per rilasciare Windows 10, e visto che Windows 10 è l’ultima versione di Windows, stiamo ancora lavorando su Windows 10”. L’affermazione di Jerry Nixon, sviluppatore nonché “evangelista” per la società di Redmond, ha causato un po’ di grattacapi nella serata di giovedì, con varie testate giornalistiche online che si sono chieste il reale senso delle parole utilizzate.

La frase è da intendersi in valore assoluto o relativo?

Bisogna scendere un po’ in profondità per capire il reale significato delle parole di Nixon. L’anno scorso, quando lanciava Windows 8.1 Microsoft aveva già in mente Windows 10 e aveva già iniziato a svilupparne l’idea e il codice. Allora gli impiegati al lavoro sul progetto non potevano di certo sbottonarsi sull’argomento e sul futuro della piattaforma, restrizione oggi assente poiché al momento non sono previsti ulteriori aggiornamenti per Windows 10.

Sebbene le parole di Nixon suonino come se Microsoft stesse pensando di eliminare qualsiasi release futura di Windows, in realtà la società sta sviluppando un concetto di cui discute ormai da tempo, e in cui Windows 10 è una parte fondamentale. Parliamo di “Windows as a service”, ovvero un software sviluppato in modo che può essere continuamente aggiornato come se fosse un servizio. E Windows 10 è stato creato prendendo come riferimento proprio questo concetto.

È probabile di fatto che Windows 10 sarà l’ultima major release del sistema per parecchio tempo, probabilmente prendendo come esempio quanto fatto da Apple con Mac OS X. Ma questo non significa che lo sviluppo sul sistema operativo sarà cessato, anzi tutto l’opposto. Separando ad esempio le singole componenti del sistema operativo e le applicazioni, sarà molto più semplice aggiornarle singolarmente laddove necessario, il tutto indipendentemente dalla parte centrale del software di base.

Commenti recenti su Windows 10 riflettono il modo in cui Windows sarà fornito come servizio, in cui verranno rilasciati aggiornamenti costanti nel corso nel tempo“, ha dichiarato Microsoft a The Verge. “Non possiamo rivelare le strategie future che abbiamo per il branding, ma possiamo confermare che Windows 10 rimarrà aggiornato e alimenterà una serie di dispositivi molto diversi fra di loro, da Surface Hub ad Hololens e Xbox“.

Niente di ufficiale quindi, tuttavia è probabile che le modalità di aggiornamento siano molto più simili a quelle di un software tradizionale che rispetto a quanto offriva Microsoft in passato. Del resto Windows 8.1 veniva già offerto sullo store ufficiale lo scorso anno, attraverso modalità che Microsoft vuole estremizzare con la prossima major release. Del resto, tale teoria potrebbe spiegare anche il motivo per cui è stata scavalcata di netto la versione “9” passando da 8 a 10: 10 è un numero più “completo e assoluto”, proprio come la X usata dalla concorrente Apple.

L’obiettivo ultimo potrebbe essere quello di enfatizzare il nome Windows, e non la sua versione. E, considerando le qualità mostrate sinora dal 10, collegare la percezione del brand ad un’esperienza d’uso solida e perfettamente rifinita su tutti i dispositivi. (fonte)

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