Microsoft, perché gli aggiornamenti di Windows 10 sembrano occupare meno tempo

All’interno di un nuovo post sul blog ufficiale Microsoft ha spiegato alcuni cambiamenti effettuati nel sistema di installazione dei grossi aggiornamenti di Windows 10. Si tratta di modifiche richieste a quanto pare a gran voce dagli utenti Insider per ottenere una riduzione dei tempi di installazione “offline”, quindi con il computer inoperativo.

Secondo quanto scrive Joseph Conway di Microsoft sono quattro le fasi di installazione di ogni nuova versione del sistema operativo, e ciascuna di esse può richiedere operazioni sia offline che online con diversi riavvii richiesti. Le fasi online sono quelle meno invasive, visto che possono essere eseguite in background mentre l’utente utilizza effettivamente il computer. Quelle offline, invece, sono naturalmente le più pesanti e richiedono che il sistema operativo non sia in funzione. In questo caso l’utente non può eseguire alcun lavoro con il PC, e può solo aspettare la fine della procedura.

L’attuale modello di installazione prevede solo tre operazioni online e ben sette offline. La procedura si suddivide così: il sistema controlla gli aggiornamenti disponibili, sia manualmente che automaticamente; se presente un major update viene scaricato il pacchetto di installazione e, alla fine, viene richiesto un riavvio per cominciare l’installazione. Queste sono le tre operazioni previste online, tutte le altre invece sono offline: il computer viene riavviato e i contenuti dell’utente vengono preparati per essere trasportati nella nuova installazione. La nuova versione viene installata in una cartella temporanea, così come driver e tutti i file necessari per il funzionamento del sistema operativo. Il trasferimento continua poi con i contenuti dell’utente e alla fine di questa procedura il computer si riavvia e viene completato l’aggiornamento. Solo in questo momento inizia la “OOBE”, l’esperienza out-of-the-box.

Con il nuovo modello ci sono invece cinque fasi online e altrettante offline, con queste ultime che richiedono un tempo medio di massimo 30 minuti secondo le rilevazioni fatte nel programma Insider. Il sistema controlla gli aggiornamenti, e se presente un nuovo major update viene scaricato sul computer. Le procedure di preparazione dei contenuti dell’utente e l’installazione del sistema operativo nella cartella temporanea vengono effettuate “online”, con il PC funzionante, e solo al loro termine viene richiesto il riavvio per eseguire l’installazione dell’aggiornamento. Dopo il riavvio viene iniziato il processo di installazione e vengono eseguite le operazioni necessarie per i driver e i file necessari per il funzionamento del sistema operativo, vengono trasferiti i contenuti dell’utente (che erano già stati preparati) e il PC si riavvia subito per completare le ultime operazioni. Terminata anche l’ultima fase inizia l’OOBE.

Il tempo richiesto dall’intera operazione secondo Microsoft sarà superiore rispetto ad oggi, ma l’utente non verificherà nessun rallentamento, anzi tutto l’opposto. Questo perché il tempo in cui il computer rimarrà operativo sarà maggiore, mentre quello offline in cui bisognerà sospendere tutti i lavori in corso verrà considerevolmente ridotto. (fonte)

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