Il 70% degli utenti Facebook legge solo il titolo delle notizie prima di commentare

utenti-facebook-commentare-notizie

Secondo uno studio americano, il 70% degli utenti di Facebook legge solo il titolo delle notizie che compaiono nella loro homepage prima di commentare. Anche voi siete…

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nullam consectetur ipsum sit amet sem vestibulum eleifend. Donec sed metus nisi. Quisque ultricies nulla a risus facilisis vestibulum. Ut luctus feugiat nisi, eget molestie magna faucibus vitae. Morbi luctus orci eget semper fringilla. Proin vestibulum neque a ultrices aliquet. Fusce imperdiet purus in euismod accumsan.

Aliquam feugiat enim eget neque cursus viverra. Maecenas nec quam pretium, feugiat nisi sed, finibus justo. Aliquam erat volutpat. Duis a molestie leo, ut volutpat nisl. Aenean sed tristique magna, maximus convallis elit. Pellentesque vel tellus arcu. Nulla tincidunt aliquet dolor. Cras fringilla arcu enim, a ornare dui accumsan a. Nam iaculis cursus magna, in tincidunt diam convallis id. Duis vitae elementum mauris, id feugiat nulla.

Se siete arrivati fin qui cercando di capire il senso di alcune parole estrapolate dal De finibus bonorum et malorum di Cicerone sappiate che non siamo impazziti. Abbiamo voluto fare un piccolo esperimento pseudoscientifico per evidenziare le difficoltà che spesso abbiamo nel moderare i commenti alle nostre notizie che leggiamo su Facebook.

I nostri obiettivi sono di far crescere una discussione pluralista e tollerante, ma anche proficua e stimolante, e di aggiungere qualità alla nostra pagina Facebook. 

Ogni tanto, però, accanto a commenti interessanti e costruttivi, accanto a critiche (talvolta meritate), accanto a commenti che non condividiamo nei contenuti (e ci sta) e nei toni (e la cosa ci fa un po’ male), insomma accanto a tutti questi commenti ci sono anche i commenti di quelli che si sono fermati al titolo, non hanno neppure aperto la pagina e letto l’articolo. Il che – dal nostro punto di vista – è un peccato.

Ovviamente ci scusiamo con coloro che si fossero sentiti presi in giro da questa nostra iniziativa. 

Grazie a The Spudd per l’idea che abbiamo visto sul loro sito. (fonte)

You may also like...