Su Google Maps puoi ora esplorare lo spazio e il Sistema Solare

Se da una parte è vero che l’umanità sta pensando di colonizzare Marte, dall’altra parte è anche vero che la stragrande maggioranza degli uomini della nostra generazione non lascerà mai il nostro pianeta. Almeno fisicamente, perché Google Maps permette adesso di “esplorare” pianeti, lune e rocce spaziali presenti nel nostro sistema solare. La società ha utilizzato e unito milioni di immagini per creare mappe tridimensionali di quanto immortalato con le missioni spaziali.

Nel 2014 Google aveva aggiunto Marte sul servizio per celebrare il secondo anno delle pattuglie di Curiosity, ma con l’ultimo recente aggiornamento è possibile visitare altri 12 mondi virtuali. In totale sono 16 le località visitabili: i satelliti di Saturno Dione, Encelado, Giapeto, Mima, Rea, Titano; i satelliti di Giove Europa, Ganimede, IoPlutone, l’asteroide Cerere, Venere, Mercurio, Marte, la nostra Luna e, ovviamente, la Terra in tutti i suoi dettagli.

Nello specifico Google ha utilizzato immagini raccolte durante le missioni organizzate dalla NASA e dalla ESA (European Space Agency) e la predominanza di mappe relative al pianeta Saturno sono dovute all’enorme mole di dati raccolta con la missione Cassini, ormai conclusa. È importante sottolineare che non tutte le mappe presenti nella raccolta offrono lo stesso livello di dettaglio, con alti e bassi naturalmente dovuti ai dati attualmente a disposizione per il servizio.

Nelle aree dei pianeti in cui non si hanno informazioni approfondite Google Maps ricorre a una generica panoramica della regione. Alcune aree sono però proposte con un dettaglio straordinario. Per lanciarsi nella gita interstellare è sufficiente accedere a Google Maps da questo indirizzo, oppure effettuare uno zoom out completo sul servizio. Così facendo, sulla sinistra apparirà un menu che contiene tutti i corpi celesti visitabili. Cliccate sopra una delle voci e iniziate la gita! (fonte)

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