Hacker attaccano Nsa, rubano armi digitali e le mettono all’asta

nsa-armi-hacker

Non bastano pistole e fucili, la guerra del futuro si combatte anche a colpi di armi di digitali, piccoli programmi in grado di infiltrarsi nei sistemi informatici altrui per rubare dati o causare malfunzionamenti. Come nelle peggiori «spy story» però, talvolta queste armi cadono in mani sbagliate. La vittima in questo caso è la Nsa – National Security Agency – l’organismo governativo degli Stati Uniti d’America che si occupa della sicurezza nazionale tramite strumenti informatici. Proprietaria di «Echelon», l’occhio che vede tutto, il programma per la sorveglianza di massa svelato dalla «talpa» Edward Snowden. Ora però gli osservatori sono diventati vittime.

Furto e riscatto

Un gruppo di hacker celato sotto il nome di Shadow Brokers ha annunciato di aver rubato diverse armi digitali all’Nsa dopo essersi infiltrati all’interno di Equation Group, una squadra di hacker d’élite che si pensa lavori per l’agenzia statunitense. Per provare la bontà del furto, gli Shadow Brokers hanno postato online alcuni file di prova, una sorta di tester rivolti agli acquirenti. Eh sì perché la ruberia non è fine a se stessa. «Mettiamo all’asta i migliori file a chi offre di più», hanno scritto i criminali promuovendo la loro vendita su Twitter, Tumblr, Pastebin e Github, per poi aggiungere che i file offerti sono «migliori di Stuxnet», il virus più noto di sempre. Qualcuno lo ricorderà, era quel software che nel 2010 aveva mandato fuori uso le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio in Iran rischiando di creare un cataclisma nucleare. Il paragone è di rilievo così come il prezzo. Se infatti l’asta supererà il milione di bitcoin, una cifra in valuta digitale pari a circa 513 milioni di euro, gli hacker hanno promesso che renderanno pubblici i file. Un duro colpo all’immagine dell’Nsa ma c’è chi dubita della bontà del furto.

L’asta non va

La maggior parte degli esperti giudica i file di ottima qualità, i nomi di alcuni strumenti sono emersi già in passato nei vari leak ai danni dell’Nsa, ma la vendita non sta andando bene. La massima offerta finora è stata di 1,6 bitcoin, circa 900 euro. Non proprio una fortuna per un’armata digitale «di matrice governativa» che può far parecchi danni e gettare discredito sull’agenzia governativa americana. Lo scarso interesse del pubblico però ha due interpretazioni. Da una parte c’è chi incolpa lo strano tipo di asta creato dagli hacker. Gli Shadow Brokers hanno proposto ai partecipanti di pagare in anticipo e solo in seguito l’offerta più alta riceverà le chiavi per decrittare e accedere ai file. Dall’altra ci sono motivazioni più serie.

Snowden accusa la Russia

A dare gravità alla ruberia è Edward Snowden che attraverso diversi tweet lega la responsabilità del furto ai russi. Il Paese di Putin non sarebbe interessato al denaro, l’asta sarebbe solo un veicolo pubblicitario, un modo per annunciare al mondo che quegli strumenti sono in mano loro. L’obiettivo, stando a Snowden, sarebbe un altro: lanciare un avvertimento agli Stati Uniti che vogliono imporre sanzioni alla Russa per il furto delle email e dei dati all’interno dei server del Democratic National Commitee, il comitato che guida il partito democratico Usa. «Perché lo hanno fatto?», chiede Snowden, «Nessuno lo sa ma sospetto che si tratti più di diplomazia che di spionaggio», scrive online con il suo stile asciutto e diretto.

Le possibili reazioni Usa

A questo punto quindi si attende la risposta degli Stati Uniti. Se si tratta davvero di diplomazia e non di banale spionaggio, il Paese più potente del mondo non può stare certo a guardare. I rimedi però possono essere parecchi. Da una parte c’è chi si attende una risposta pubblica e ferma da parte di Obama, una condanna che inasprirebbe ancor di più i già flebili rapporti con la Russia. Una seconda risposta potrebbe venire da ulteriori sanzioni da aggiungersi a quelle che, solo paventate, avrebbero scatenato questa vicenda. La terza, più affascinante e temibile, sarebbe un contrattacco informatico. Ed ecco che si ritorna alla spy story. (fonte)

You may also like...