Quanto paghi in assicurazioni dipende dai tuoi post su Facebook

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Assicurazioni e istituti bancari utilizzano il social per curiosare sulle vite dei clienti e calcolare la loro disponibilità economica così da aumentare commissioni e tariffe.

Brutte notizie per gli amanti di Facebook. Secondo la Financial Conduct Authority (FCA), società di assicurazioni e istituti bancari utilizzano il social per curiosare sulle vite dei clienti e calcolare la loro disponibilità economica così da aumentare commissioni e tariffe.

Secondo le ricerche – riporta il Sun – i post sui social network possono essere utilizzati per calcolare quanto paghiamo per comprare una macchina, per l’assicurazione sanitaria o quanto spendiamo per concederci una vacanza lussuosa. Mentre questo meccanismo va a favore delle persone che rientrano nelle categorie ‘a basso rischio’, altri possono pagare erroneamente un prezzo più salato in base a ciò che postano, sia per quanto riguarda le commissioni sia per ipoteche, carte di credito o prestiti. Secondo un’impresa che esamina i dati dei clienti a rischio per le grandi compagnie coloro che hanno più di 200 contatti LinkedIn, un profilo Facebook privato e un indirizzo mail usato da più di 5 anni sono propensi a pagare il minimo. Chi è favorito da questa strategia? Le figure senza particolari entrate e ritenute più affidabili, come i pensionati, i neolaureati o gli immigrati.

L’indagine ha portato a risultati sorprendenti: solo lo scorso anno sono state ‘pizzicate’ ben 14mila false richieste di credito per un totale di 95milioni di sterline. (adnkronos)

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