Facebook, gruppo segnala presenza di controllori sui bus

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Succede a Padova, dopo l’istituzione di pattuglie di controllori sul tram e su tutte le linee di BusItalia Veneto. L’azienda guidata dal presidente Ludovico Mazzarolli e dall’ad Ettore Franco Viola, per cercare di ridurre al minimo l’evasione (oggi oltre il 10%), ha istituito un nuovo servizio di vigilanza, molto più capillare e continuo rispetto a prima.

Oltre venti i dipendenti – per lo più in abiti borghesi – che ogni giorno controllono i biglietti e gli abbonamenti dei viaggiatori. I frutti si stanno già vedendo visto che, ogni giorno, vengono erogate circa duecento multe (52 euro) di sanzione, che diventano di più se non si paga subito). Ma gli “abusivi” dei mezzi pubblici si sono già organizzati per far fronte ai controlli e hanno creato la pagina Facebook “Controllori Aps Padova In Tempo Reale”.

Come funziona?

Chiunque può inviare un messaggio in cui viene comunicato a chi sta per salire sul tram o sui bus la presenza dei verificatori dei documenti di viaggio.

Ad esempio, nella sola giornata di ieri, è stato segnalato il controllo dei biglietti sul tram, nel tratto che va dalla fermata San Carlo alla Stazione o dal Santo a Ponte Romani. Per quanto riguarda i bus, invece, segnalata la presenza dei controllori (pubblici ufficiali a tutti gli effetti dopo aver frequentato un apposito corso di formazione professionale) sui numeri 5, 6, 10, 12 e 18.

Esempi: «Fate attenzione a salire senza biglietto alla fermata davanti alla Fiera oppure a quella che si trova davanti ai giardini dell’arena». Non mancano i messaggi di cattivo gusto, pieni di insulti, che sforano i confini dell’illegalità.

Immediata la presa di posizione dell’azienda contro la pagina Facebook. «Presenterò già domani una denuncia alla polizia postale», osserva il presidente Ludovico Mazzarolli, «Questo è un segnale d’inciviltà veramente di cattivo gusto. Un chiaro invito all’illegalità e al non rispetto delle regole vigenti. Tra l’altro la ritengo una forma grave di autolesionismo, che rischia di cadere come un boomerang sulla testa degli utenti. Lo sanno tutti che il servizio pubblico si regge anche e specialmente sugli incassi con i biglietti e con gli abbonamenti. Così facendo i segnalatori della presenza dei controllori a bordo dei mezzi pubblici non fanno altro che detrarre preziose risorse allo sviluppo del trasporto locale». (fonte)

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