Facebook è la nuova gogna per i ladri, ma fate attenzione

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Si susseguono gli episodi dove utenti, vittime di furti, pubblicano video o immagini sul social network, cercando aiuto per recuperare refurtiva o identificare i ladri. Ma attenzione: un comportamento del genere può esporre a seri rischi.

Filmare qualcuno e poi pubblicare il video o fotogrammi sul web può integrare più di un reato. Infatti le prerogative della stampa non sono accordate ai cittadini, anche se il fine può essere il medesimo. “Rendere pubblico” sui social network il filmato con volti, voci e soggetti riconoscibili espone a due tipi di illeciti, senz’altro gravi: la violazione dell’altrui privacy (il cui rispetto, che piaccia o meno, va al di là dell’episodio criminale, a parte il prima menzionato diritto di cronaca giornalistica) e il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

La pubblicazione su Facebook del filmato rilasciato dalle telecamere del sistema di videosorveglianza è vietata, a meno che non sia applicata la “pixellatura” dei volti (risultato, peraltro, non facilmente ottenibile da chi non sia dotato di appositi software di editing video).

L’episodio riportato da Savona News

Il web come nuova gogna per i ladri. Dopo Alassio, a finire su facebook è un ragazzo, responsabile di un furto a Loano. A pubblicare questa volta le immagini è l’Ottica Space, che ieri ha deciso di diffondere alcune delle riprese delle telecamere interne per mettere in guardia i colleghi e denunciare il fatto.

Questo è il ragazzo che ieri che poco fa’ ha rubato un occhiale da sole. Se qualcuno lo vedesse e riuscisse a farmi riavere la refurtiva sarei disposto a regalare un occhiale da sole o da vista“.

Una vera e propria caccia al ladro via Facebook, che ovviamente è già stata condivisa da decine di utenti. A prima vista il ragazzo è molto giovane e non sembra italiano.

Sabato a diffondere le immagine di tre persone all’interno di un negozio, due donne e un uomo, era stata una gioielleria di Alassio. Facebook è diventato il “Grande Fratello” teorizzato da Orwell. (fonte)

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