Ebola, come gli hacker usano la paura della malattia
Ebola diventa ‘virale’ anche sul web: gli hacker approfittano dell’allarme mondiale sul virus per accedere ai dati sensibili dei computer attraverso false e-mail dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) contenenti un malware, cioè un software maligno. Lo rileva la società di sicurezza informatica Eset. Le mail hanno un oggetto dal tono allarmistico e in apparenza danno consigli sulla sicurezza sanitaria. Destinatari sono organizzazioni legate all’allerta Ebola, ma anche utenti comuni.
Sempre l’Oms è stata sfruttata come falso mittente di una mail fraudolenta in cui si invitavano i destinatari a partecipare a una conferenza su Ebola e si offriva un lavoro come rappresentante della stessa Oms per un compenso annuo di 350 mila euro. A rilevarlo sono stati i ricercatori di Kaspersky, che hanno individuato anche una versione ‘Ebola’ di un classico raggiro via mail. Una ricca signora della Liberia si dichiara essere affetta dal virus, in punto di morte e desiderosa di donare più di 1,5 milioni di dollari al destinatario della mail, che dovrebbe trasferire il denaro ad apposite organizzazioni di beneficenza.
A rilevare la minaccia anche i Security Labs di Websense.
”Fingendosi l’Oms e utilizzando la minaccia del virus Ebola, i criminali informatici stanno usando forti tattiche di social engineering per convincere le vittime a cliccare. Non solo è particolarmente nefasto ma anche altamente efficace”, ha spiegato Ferdinando Mancini di Websense. (ANSA)