Assistenti virtuali, c’è chi si vergogna a usarli in pubblico

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Gli assistenti virtuali possono rivelarsi utili, soprattutto se non si hanno le mani libere o il tempo di digitare ciò che si cerca. Ma quando ci si trova in mezzo alla gente, pronunciare domande per avere informazioni si rivela imbarazzante. Stando a un’indagine condotta dagli analisti di Creative Strategies negli Stati Uniti, infatti, solo il 6% degli utenti usa Siri di Apple, Ok Google e Cortana di Microsoft in pubblico. L’utilizzo è più probabile lontano da orecchie indiscrete: a casa o in auto.

Agli assistenti digitali si può chiedere una serie di informazioni: un’indicazione stradale, il risultato di un match sportivo o dov’è la farmacia più vicina, ad esempio. Il 96% di chi possiede uno smartphone Android ha usato almeno una volta Ok Google, e il 98% di chi ha un iPhone ha posto almeno una domanda a Siri. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, non si tratta di un’abitudine. Il 62% degli utenti Android e il 70% dei possessori di iPhone affermano di usare gli assistenti raramente o qualche volta.

Sempre in base all’indagine, la metà (51%) di chi usa gli assistenti vocali lo fa in auto, il 39% in casa, il 6% in pubblico (3% per gli utenti di iPhone) e l’1,3% al lavoro. “In pubblico gli utenti sembrano ancora sentirsi a disagio a parlare con i propri dispositivi elettronici”, osserva l’analista Carolina Milanesi. In auto, invece, la fruizione aumenta perché gli assistenti consentono di usare lo smartphone a mani libere. (ANSA)

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