Apre pagina su Facebook e istiga a investire ciclisti

ciclistiLa pagina è stata aperta due mesi fa. Oltre tremila i like , cioè le persone che la approvano, di cui mille solo nelle ultime ore. Facebook (ancora) non l’ha chiusa. Ma a chi gliel’ha segnalata, risponde: «Abbiamo controllato la pagina che hai segnalato per la presenza di violenza esplicita e abbiamo riscontrato che rispetta i nostri standard della comunità». Tant’è. Ma «Investire ciclisti che non usano la pista ciclabile» sta scatenando un putiferio. «È avvilente, incivile e chi fa queste cose dovrebbe vergognarsi», dice Fausto Bonafaccia, fondatore e presidente di Biciroma, che due giorni fa ha scritto al social network chiedendo la chiusura della pagina «perché istiga a delinquere e alla violenza». Per ora ha ricevuto un no, «ma mi auguro che Facebook si ravveda non alimentando questo tipo di azioni».

Foto simbolo: un’auto killer

Di dubbio gusto anche la foto simbolo: un’auto che investe un gruppo di ciclisti facendoli volare in aria. Proprio come è successo ieri a Ladispoli, dove un ciclista 62enne ha perso la vita. E come è successo nell’ultimo mese a Roma, dove due persone sono state uccise mentre pedalavano. «Quando ho creato questa pagina volevo criticare solo quelli che non usano la pista ciclabile per pigrizia, arroganza o ignoranza», spiega il ventenne romano che ha aperto la pagina. Solo che poi la voce si è sparsa in rete e oltre ai like , sono arrivati critiche, insulti e minacce, cui il ragazzo replica: «Meritereste di essere stirati come camicie» ribadendo che «il nome (della pagina, ndr ) mi piace così e lo trovo divertente, se la gente non capisce l’umorismo o è instabile a tal punto da farsi influenzare dal titolo di una pagina di Facebook, non mi interessa».

Biciroma Roar: pedalata per la sicurezza

Bonafaccia ha chiesto agli amanti delle due ruote di contattare Facebook perché la pagina venga chiusa. E il 26 ottobre ci sarà la «Biciroma Roar», una gara e una pedalata da Roma a Ostia (e ritorno) per promuovere la mobilità a due ruote. «Oggi più che mai – dice Bonafaccia – chiediamo più sicurezza sulle strade di Roma e un impegno concreto al sindaco ciclista Ignazio Marino perché realizzi piste ciclabili su strade come la Cristoforo Colombo, l’Aurelia, la Portuense, l’Appia Nuova, la Salaria». Un problema, «non più rinviabile». (fonte)

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