2017, cosa significa la ”fine del roaming”

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Il Parlamento Europeo ha stabilito che le tariffe di roaming all’interno dell’UE verranno totalmente abolite a partire dal giugno 2017.

Si tratta di un momento storico nella storia delle telecomunicazioni europee, per troppo tempo vincolate dalle politiche nazionalistiche degli operatori.

Ma cosa cambia in concreto per gli utenti? In quali Paesi vigeranno le nuove regole e quali saranno le tappe di avvicinamento allo “zero day roaming”? In questo approfondimento analizzeremo tutte le novità della normativa e l’impatto sulle nostre abitudini telefoniche

Cosa comporta l’abolizione del roaming?

L’abolizione del roaming consentirà a tutti gli utenti che dispongono di un piano dati siglato in uno dei 28 Paesi dell’Unione Europea di sfruttare le stesse tariffe utilizzate in Patria anche all’estero. Il regolamento approvato dal Parlamento di Strasburgo impone infatti agli operatori di non poter applicare maggiorazioni sulle tariffe applicate fuori dai confini domestici.

Quando scatteranno ufficialmente le nuove tariffe senza roaming?

La data dello zero roaming day è stata fissata per il 30 giugno 2017 e risponde a una precisa timeline stilata in tempi non sospetti dall’Autority europea delle telecomunicazioni. Come si può vedere da questa infografica, l’Europa dei 28 è riuscita ad abbattere i costi relativi a chiamate, SMS e navigazione Internet dell’90% nel giro di 8 anni.

In quali Paesi potremo telefonare con le stesse tariffe nazionali?

In tutti i 28 Paesi dell’UE, ovvero Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Gli operatori sono obbligati ad attenersi alle nuove regole?

Sì, a meno che non ravvisino eventuali abusi da parte degli utenti (ad esempio un utilizzo permanente fuori dai propri confini). In quel caso gli operatori potranno utilizzare la cosiddetta clausula di “uso equo”, addebitando una maggiorazione rispetto alle tariffe standard (comunque più bassa rispetto alle attuali soglie di roaming).

Come cambieranno le tariffe da qui al 2017?

Un anno prima del fatidico zero roaming day, ad aprile del 2016, gli operatori dovranno operare una prima sforbiciata sui costi di roaming: le chiamate in uscita e la navigazione su Internet passeranno dagli attuali 0,20 centesimi di euro (al minuto e a megabyte) a 0,05 euro; le soglie extra per gli SMS, invece, dagli attuali 0.06 euro a 0.02 euro. Ancora tutto da decidere il tetto per i costi delle chiamate ricevute, che sarà comunque presumibilmente più basso degli attuali 0.05 euro. (fonte)

 

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