WiFi del futuro sarà più veloce e consumerà meno

Nuovo standard per il WiFi: arriva il 802.11ax che promette di dimezzare i consumi dei dispositivi connessi e quadruplicare la velocità di trasmissione. L’obiettivo soprattutto è aumentare la capacità della rete wireless, anziché inseguire solo una velocità di picco elevata: «Le persone – spiega il comitato IEEE che ha realizzato lo standard – hanno sempre più apparecchi connessi allo stesso access point. Oggi il problema non è più la velocità massima che può essere raggiunta, bensì avere sufficiente capacità per supportare tutte le connessioni in contemporanea».

L’americana Qualcomm, conosciuta per i processori Snapdragon dei telefonini Android e per i modem dati LTE (usato praticamente da tutti i produttori di smartphone del mercato), ha di recente annunciato il suo primo chip 802.11ax che utilizza sia il canale a 2,4 GHz che quello a 5 GHz. Alla base dell’aumento della capacità, spiegano i tecnici di Qualcomm, c’è il riutilizzo delle tecnologie sviluppate per il mondo della telefonia cellulare, soprattutto LTE. «I principali vantaggi – dicono da Qualcomm – si vedranno ad esempio in ambienti con una forte densità di connessioni, come le classi delle scuole, gli uffici, le aree pubbliche come bar e coworking, aeroporti e stazioni».

Non c’è solo la capacità, ma anche la velocità, ovviamente. I chip quad-core da 14 nanometri per i primi access point e router WiFi permettono di avere velocità fino a 4,8 Gigabit al secondo attraverso otto canali attivi a 5 GHz oppure quattro a 2,4 GHz. I chip costruiti per i computer portatili, tablet e telefonini invece possono trasmettere e ricevere su due canali contemporaneamente con velocità massime di 1,78 Gigabit al secondo.

Al cuore della piccola rivoluzione del nuovo tipo di WiFi (che sarà ovviamente retrocompatibile con gli apparecchi già esistenti) ci sono tecnologie per la gestione di ambienti con molti dispositivi WiFi (che con l’emergere della Internet of Things diventeranno la norma), modalità di risparmio energetico e ottimizzazione della rete avanzate e soprattutto la standardizzazione della tecnologia MU-MIMO (Multiple User Multiple Input Multiple Output).

Quest’ultima tecnologia permette di servire allo stesso utente più flussi di dati attraverso canali diversi: in pratica avendo più canali che trasmettono e ricevono dati in parallelo, aumenta la quantità di informazioni che possono essere inviate. Nell’attuale generazione di access point e apparecchi 802.11ac in commercio la tecnologia MU-MIMO è già prevista ma come optional, e per di più funziona solo in download e non anche in upload, limitatamente alla frequenza dei 5 GHz. Il nuovo 802.11ax standardizza e rende uniforme l’uso del MU-MIMO per preparare le connessioni wireless, portandolo anche sulla frequenza dei 2,4 GHz, più diffusa ma anche con una portata maggiore ad esempio nelle case o negli uffici. (fonte)

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