Russia blocca LinkedIn, a rischio Facebook e Twitter

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Roskomnadzor, l’ente federale russo per il controllo dei mass media e delle telecomunicazioni, ha annunciato di aver chiesto agli internet provider di bloccare LinkedIn, il social network utilizzato per il mondo del lavoro, dopo averlo introdotto nel registro dei violatori della legge sul trattamento dei dati personali. Lo fa sapere l’Authority russa sul suo sito, rilanciato dalle agenzie. Secondo Mosca, LinkedIn è ‘colpevole’ di non rispettare la legge che impone il trasferimento e l’archiviazione dei dati degli utenti russi su server nel territorio russo entrata in vigore di recente.

La decisione presa dall’agenzia per le comunicazioni, anticipata il mese scorso con una prima sentenza di un tribunale, apre la strada all’oscuramento di altri social, da Facebook a Twitter.

“Il social LinkedIn è stato inserito nel registro dei siti che violano le regole per la protezione dei dati personali sulla base della sentenza di un tribunale e della sua entrata in vigore e deve essere bloccata dagli operatori”, si legge nel comunicato dell’agenzia, dopo che la scorsa settimana il tribunale di Mosca aveva respinto il ricorso di LinkedIn alla prima sentenza emessa il mese scorso dal tribunale distrettuale di Mosca Tagansky.

Sempre secondo Mosca, per LinkedIn gli scandali sono iniziati nel 2010, con la perdita dei dati degli utenti. Risalgono a questa estate le due lettere di richiesta di informazioni inviate proprio dopo l’attuazione della legge sulla localizzazione dei dati personali sul territorio della federazione russa. Ma la società non avrebbe dato una risposta in merito alle domande poste.

Creato da Reid Hoffman, Allen Blue, Konstantin Guericke, Eric ly e Jean-Luc Vaillant, LinkedIn è un social ben diverso da Facebook, nato per fare incontrare i professionisti e creare occasioni di lavoro e dove gli iscritti sono gerarchizzati, tra utenti normali e “influencer”. Lo scopo dichiarato del sito è consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. Le persone nella lista sono definite “connessioni”. L’utente può incrementare il numero delle sue connessioni invitando chi di suo gradimento. (fonte)

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