Puntini gialli sui documenti, così (anche) le stampanti ci spiano

Si tratta di un codice in grado di rivelare la data e l’ora di stampa e il numero di serie della stampante. A fare emergere la questione è stata una recente fuga di notizie negli Stati Uniti…

La fuga di notizie

Sabato 3 giugno 2017. Degli agenti federali fanno irruzione nell’abitazione della consulente governativa Reality Leigh Winner, ad Augusta (in Georgia). La 25enne è accusata di avere stampato e inviato al sito d’informazione The Intercept documenti top secret della National Security Agency (Nsa) riguardanti tentativi russi di manipolare le elezioni presidenziali Usa. Secondo quanto riferisce l’Fbi, la donna confessa: è la prima fuga di notizie sotto l’amministrazione Trump. Nel frattempo i documenti della Nsa fanno il giro del web e finiscono sotto lo sguardo attento di diversi esperti, che notano un particolare interessante: sulle pagine si ripetono dei rettangoli formati da una serie di puntini gialli.

I puntini rivelatori

I puntini in questione, difficilmente visibili a occhio nudo, non si trovano lì per caso. Rappresentano un codice che rivela la data e l’ora esatta in cui i documenti sono stati stampati (per la precisione, le 6.20 del 9 maggio 2017) e il numero di serie della stampante. Ma né l’Fbi né il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti hanno chiarito se sono stati usati per identificare la sospettata. Chi è pratico della materia sa che la presenza di puntini del genere non è strana: si tratta di un sistema noto come «steganografia di stampa» applicato soprattutto nelle stampanti a colori e introdotto negli anni Novanta con scopi di anti-contraffazione. Ma molti non ne sono a conoscenza.

L’elenco delle stampanti spione

L’Electronic Frontier Foundation (Eff), ong di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola, ha stilato un elenco delle stampanti a colori che imprimono sui documenti questi codici «segreti». L’ong ha inoltre messo a disposizione online uno strumento in grado di rivelare le informazioni contenute nei puntini. «Le persone potrebbero usare questo strumento per verificare se si trovano di fronte a documenti contraffatti», ha spiegato alla BBC Tim Bennett, analista dati della società di consulenza in materia di software Vector 5. «Grazie ai puntini potrebbero scoprire che un documento che credono risalire al 2005 è stato invece stampato recentemente».

La costellazione EURione

Sono numerosi i contesti in cui viene applicata la cosiddetta steganografia di stampa. Molte banconote presentano uno schema di simboli noto come «costellazione di EURione», proprio per impedire la falsificazione delle banconote stesse. Ma dei puntini sono stati utilizzati come codici segreti già durante la Seconda Guerra Mondiale, per esempio da parte di spie tedesche.

Il dibattito

La steganografia di stampa è al centro di un annoso dibattito, poiché secondo alcuni rappresenta una violazione dei diritti umani. Un progetto del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ha raccolto oltre 45mila lamentele contro le imprese produttrici di stampanti che utilizzano questa tecnologia. Altri ritengono invece che in alcuni casi misure del genere siano necessarie per assicurare la segretezza di documenti classificati. (fonte)

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