Operazione Selfie, 20 albanesi arrestati per furti

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Sono 20 gli arresti effettuati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trento che hanno messo fine all’attività criminale di una banda di albanesi responsabile di almeno 114 furti nelle abitazioni. A finire in manette 20 cittadini albanesi, 5 dei quali in flagranza di reato. Per altri 7, localizzati nel Paese di origine, è stata chiesta l`internazionalizzazione del provvedimento, mentre altri 3 sono ancora ricercati e dovrebbero trovarsi in Italia. I militari dell’Arma hanno sequestrato 25mila euro in banconote di vari tagli, diverse centinaia di monili in oro e preziosi di vario genere e una pistola con due caricatori e 21 cartucce, risultata rubata nel 2015 a Riva del Garda (TN). Il valore complessivo della refurtiva ammonta a più di 200mila euro.

Tutti i furti avevano un comune denominatore: il posizionamento di mobilio di una certa consistenza (generalmente divani e poltrone) a bloccare – durante le razzie – le porte di accesso agli appartamenti per scongiurare eventuali ingressi “anticipati” dei proprietari, dopo aver effettuato una accorta verifica preventiva sull’uscita dei residenti.

L’operazione Selfie – peraltro – prende il nome proprio dal fatto che due giovani malviventi della banda si erano scattati alcune fotografie con un tablet trafugato da un’abitazione dopo un colpo andato a buon fine. Anche tale disattenzione dei due (perché la foto è giunta inavvertitamente su una cartella privata dell’originario proprietario del tablet!) ha consentito agli investigatori di avere certezza di alcune identità dei ladri e di ricostruirne le altre.

Molte le intercettazioni attivate e ascoltate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento e dai colleghi di Cavalese per diversi mesi: esse hanno consentito di risalire alla ricostruzione del complesso organigramma associativo del gruppo. (fonte)

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