Il ”Non mi piace” non esiste e mai esisterà
Molte delle cose che a migliaia di persone «piacciono» su Facebook risultano essere quelle che altre migliaia di persone invece «odiano». E dunque in molti lo desiderano, lo vorrebbero, e ogni tanto è stato anche promesso, ma non è mai arrivato. E mai arriverà: il pulsante «Non mi piace», «Dislike». Perché? «L’apprezzamento è universale, la negatività, invece, assume molte forme», ha spiegato Bret Taylor, ex direttore tecnico di Facebook e creatore del tasto universale «Mi piace», il «Like».
Le conseguenze del «non mi piace»
Esiste dal 2009 e da allora Facebook sa esattamente cosa ci piace. Bret Taylor, ex Chief Technology Officer di Facebook, aveva lasciato l’azienda di Zuckerberg due anni fa per una nuova startup, Quip. Il trentacinquenne geniale non solo è stato l’ideatore del pulsante «Like», ma anche la mente dietro alle Google Maps. E in un’intervista con Tech Radar racconta come mai Facebook non ha creato il pulsante «Dislike». Spiega che l’opzione è stata discussa spesso, ma è sempre stata scartata perché «nel contesto della rete sociale, la negatività di quel pulsante ha un sacco di conseguenze spiacevoli».
Un’arma a doppio taglio
Per Bret, e la sua ex azienda, se si vuole esprimere «dispiacere» per qualcosa, è meglio scrivere un commento, «perché probabilmente esiste una parola per ciò che si vuole dire». Il «Like», infatti, era stato introdotto anche per riordinare la pioggia di commenti poco significativi da parte degli utenti, come i «wow» o i «cool». Inoltre, sottolinea Tech Radar, un pulsante «Dislike» oggi non avrebbe molta utilità per gli inserzionisti sul social. Al contrario, potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio. (fonte)