Maxiretata, 71 arresti per pedopornografia
È la più grande retata nella storia di New York. Tra le persone finite in carcere due agenti di polizia, un rabbino, un infermiere, una tata e un capo scout
Settantuno persone, tra cui due agenti di polizia, un rabbino, un infermiere, una tata e un capo scout, sono state arrestate a New York con l’accusa di produrre e distribuire materiale pedopornografico. Sono finiti in manette perché si sarebbero scambiati in rete una grande quantità di immagini di neonati e minorenni coinvolti in attività sessuali esplicite. Alcuni imputati hanno anche dei precedenti. Questo è ad esempio il caso di un uomo già condannato in passato per molestie sessuali su minori, o quello di una donna, accusata di aver sfruttato il proprio figlio per la produzione e la diffusione di materiale pornografico via web.
La maxiretata è stata portata a termine nelle ultime settimane dagli agenti federali dopo oltre un mese di indagini, durante le quali sono stati posti sotto sequestro diversi elementi di prova, tra cui circa 600 computer, tablet e smartphone. Il materiale è molto, circa 175 terabyte tra video e foto, ed è per questo che è ancora sotto esame da parte della polizia e del National Center for Missing and Exploited Children, l’organizzazione non profit che indaga su casi di bambini scomparsi o sfruttati.
Per il direttore del Centro, John Ryan, ogni immagine è considerata “come la foto di una scena del crimine, perché è questo quello che è”. Quella che dalle stesse autorità viene definita la più grande operazione di polizia per crimini di questo genere nella storia della metropoli americana è scattata dopo gli arresti di un poliziotto del dipartimento di Valhalla, New York, e di un rabbino di Brooklyn, avvenuti rispettivamente a gennaio e a marzo di quest’anno. (america24)
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