Importante aggiornamento per FlashPlayer

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Per chi ancora lo usa, Adobe rilascia gli aggiornamenti di sicurezza che correggono vulnerabilità critiche di FlashPlayer e AIR. Una in particolare è stata già sfruttata dagli hacker per mettere a segno attacchi mirati.

Adobe Flash torna a far parlare di sé e, purtroppo, non in maniera positiva ma a causa di una nuove vulnerabilità critiche che interessano tutte le versioni dl FlashPlayer, ovvero quelle disponibili per piattaforme Windows, Mac, Linux e ChromeOS. Fortunatamente, Adobe ha rilasciato nelle scorse ore un aggiornamenti correttivi che è necessario installare per non essere esposti ai rischi.

Come precisato da Adobe nel bollettino di sicurezza, una delle falle nella sicurezza (CVE-2016-1010)  è stata già sfruttata dagli hacker per mettere a segno attacchi mirati. L’exploit sarebbe stato utilizzato, tuttavia, in un numero limtato di casi – questa la posizione ufficiale di Adobe. L’azienda classifica come critiche le vulnerabilità individuate, ovvero potrebbero essere sfruttate per eseguire codice dannoso e prendere il controllo del computer da remoto, in maniera del tutto invisibile per l’utente finale

Il bollettino di sicurezza contiene le informazioni dettagliate sulle versioni interessate dalle nuove vulnerabilità scoperte, che comprendono non solo Adobe FlashPlayer, ma anche AIR (Desktop Runtime, SDK, SDK&Compiler, for Android). Il rimedio consistente nell‘installare la versione più recente delle applicazioni interessate. Per stabilire qual è la versione di Adobe FlashPlayer installata, è sufficiente collegarsi a questa pagina ed esaminare le informazioni riportate nel riquadro in alto a destra. Per quanto riguarda la versione di Adobe Air, si possono seguire le istruzioni QUI riportate.

Adobe Flash è stato progressivamente abbandonato in favore di soluzioni più moderni ed efficienti. Secondo recenti stime dovrebbe completamente scomparire dal web entro i prossimi 2 anni, ma, nel frattempo, continua a creare non pochi grattacapi a chi sceglie di continuare ad usarlo, non solo dal punto di vista dell’impatto sulle risorse di sistema dei dispositivi fissi e mobile che lo gestiscono, ma anche per quanto riguarda le numerose falle nella sicurezza che continuano ad affliggerlo. (fonte)

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