Google finanzia tecnologie per disabili

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Dalla mappa online delle barriere architettoniche alle stampanti 3D usate per dare a persone su sedie a rotelle i giusti supporti posturali. Sono alcuni dei progetti premiati, e finanziati, da Google.org nell’ambito della “Impact Challenge: Disabilities”. Lanciata l’anno scorso, l’iniziativa è rivolta al mondo no profit per la creazione di tecnologie che facciano la differenza per le persona disabili. In palio 20 milioni di dollari di finanziamenti.

Oggi il colosso informatico annuncia i 30 vincitori selezionati fra le idee arrivate in un anno da oltre mille organizzazioni di 88 diversi Paesi. Potenzialmente, spiega Google, ciascuna di queste soluzioni può “essere applicata su larga scala”.

Tra i progetti segnalati c’è quello della britannica Motivation che usa le stampanti 3D per testare progetti di supporti posturali personalizzati e per condividere attraverso un database aperto i progetti più riusciti con altri fornitori di servizi. Soluzione pensata per le persone che utilizzano sedie a rotelle e che hanno bisogno di attrezzature per il supporto posturale – oltre la metà – per garantire la propria salute e la propria sicurezza, in particolare per quelle che nei Paesi in via di sviluppo spesso non hanno i mezzi per accedervi.

C’è anche il progetto della fondazione olandese ProPortion che sta sviluppando “Majicast”, dispositivo automatizzato per la produzione di invasature protesiche destinato ai Paesi in via di sviluppo, in cui l’accesso alle protesi è fortemente limitato.

Il progetto tedesco Wheelmap è volto invece a mappare le barriere architettoniche nei luoghi pubblici, per permettere ai disabili di pianificare le vie di accesso e di uscita. (ANSA)

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