Giocava sul Web e vinceva ma i soldi finivano agli hacker

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Giocava e vinceva ma sul suo conto le vincite non arrivavano mai. E’ successo in provincia di Genova. Così un casarezese di 67 anni si è accorto che qualcosa non andava per il verso giusto, nella riscossione delle somme vinte. Lo scorso gennaio si è rivolto ai carabinieri e ha sporto querela, ormai certo di aver subito un raggiro.

Quelle somme vinte giocando, per passare il tempo e svagarsi, dal computer di casa, a carte, alle corse di cavalli o a tennis (cifre non esagerate ma 700-800 euro in più a disposizione sul conto fanno comodo a tutti, oggigiorno) non risultavano essere state accreditate. I carabinieri della compagnia di Sestri Levante e quelli della stazione di Casarza, insieme agli agenti della polizia postale, si sono messi subito al lavoro per scoprire l’arcano. E le indagini sono arrivate a una svolta, portando alla denuncia in stato di libertà di quattro persone: un quarantaduenne residente nella provincia di Torino, di nazionalità italiana, due romeni di 29 e 31 anni e un albanese di 33.

Il reato di cui devono rispondere è frode informatica. Un “poker” di hacker individuato dopo mesi di controlli e verifiche; al centro, uno dei mezzi che, negli ultimi decenni, si è imposto come strumento privilegiato di comunicazione: il web. I carabinieri hanno ricostruito i fatti. L’anziano di Casarza, che utilizzava un sito di scommesse inglese, regolare, non riusciva a riscuotere le vincite perché i pirati informatici erano riusciti, a vario titolo, a frapporsi tra lui e il sito, clonando la sua carta di credito.

Al momento della vincita il giocatore eseguiva tutte le procedure necessarie perché gli fossero versate sul conto bancario le somme ottenute ma gli hacker, da un pc remoto, avevano carpito i codici criptati della carta di credito della “vittima” e intascavano, quindi, al suo posto. «Ci sono siti protetti, di difficile accesso da parte dei pirati informatici e dei truffaldini – spiega il comandante della compagnia dei carabinieri di Sestri Levante, cui fa capo la stazione di Casarza – e altri, invece, dotati di un sistema di controllo più blando, come quello utilizzato in questo caso dalla “vittima”. Non capiva come potesse non ritrovarsi i soldi delle vincite sul suo conto. E, verificando di persona alla filiale dell’istituto di credito, aveva scoperto che, contestualmente alla vincita, la stessa cifra era stata prelevata dalla sua carta».

Qualcuno riscuoteva al suo posto e, dopo la denuncia scattata ieri per i quattro hacker, i carabinieri sono impegnati a ricostruire quanto accaduto nei dettagli. Intanto, con la polizia postale, hanno individuato i “pirati informatici” tramite l’identificativo del computer, il cosiddetto IP, Internet Protocol. A breve ricostruiranno i dettagli precisi della truffa perpetrata ai danni dell’anziano di Casarza. (fonte)

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