Fisco, ridotte le contestazioni a Google in Italia

FISCO-GOOGLE-CONTESTAZIONI

La Procura di Milano ha tirato le fila dell’inchiesta che riguarda Google, il colosso mondiale dell’information technology, accusato, secondo i calcoli del Nucleo tributario della Guardia di Finanza, di aver sottratto all’Erario italiano, tra il 2009 e il 2013, redditi imponibili per circa 227 milioni di euro, grazie a uno schema elusivo che coinvolge una serie di società dislocate tra Irlanda, Paesi Bassi e Bermuda.

Il pm Isidoro Palma, titolare dell’inchiesta, ha infatti chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio di 5 manager, tutti stranieri (due irlandesi, un inglese, un americano e un cittadino di Taiwan) del gruppo di Mountain View, ai quali però ha potuto contestare, come penalmente rilevante, solo un mancato versamento dell’Ires, l’imposta sui redditi delle imprese, relativa a un imponibile di 98,2 milioni di euro.

Contestazione, questa, che risulta quindi decisamente più bassa rispetto a quella emersa dall’accertamento fiscale delle Fiamme Gialle. L’accusa è omesso pagamento delle imposte grazie alla creazione di “una stabile organizzazione occulta” con base nel nostro Paese ma fatta figurare come irlandese. Rischiano quindi il processo John Thomas Herlihy, Graham Law, Ronan Aubyn Harris, John Kent Walker jr e Daniel Lawrence Martinelli, tutti ‘transitati’ per i consigli d’amministrazione delle due società al centro dell’indagine, Google Italia e Google Ireland, dove hanno ricoperto il ruolo di legale rappresentante o di presidente, con la responsabilità di firmare i bilanci. (ANSA)

You may also like...