#Fertilityday, web contro campagna per fertilità del ministro salute

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Sito in crash e rivolta web per la nuova campagna del Ministero della Salute sulla fertilità.
Mancano 22 giorni al Fertility Day la giornata nazionale di formazione e informazione sulla fertilità promossa dal ministero della Salute, ma sui social la campagna pubblicitaria è già partita scatenando le ire del web.

Ma andiamo con ordine.

Nel 2014 Beatrice Lorenzin, classe 1971, ministro della Salute e madre di due gemelli avuti lo scorso anno, si dice preoccupata per il calo demografico in Italia e annuncia l’intenzione del Ministero di adoperarsi affinché si riscopra la bellezza di procreare in età fertile (tra i 20 e i 30 anni).

Nasce così il fertility Day che si terrà il 22 settembre in diversi comuni d’Italia. Sul sito http://www.fertilityday2016.it/  – da diverse ore è andato in crash probabilmente per l’elevano numero di visite – sono presenti post come ad esempio: «La fertilità della donna risulta massima a un età tra i 20 e i 30 anni poi decresce in modo repentino dopo i 35 anni, fino ad essere prossima allo zero già diversi anni prima della menopausa. Progressivamente gli ovociti non solo diminuiscono di numero, ma presentano una qualità peggiore con una percentuale sempre maggiore di alterazioni cromosomiche».

È possibile trovare il programma degli eventi, un guida su “I giorni fertili, quando farlo?” e anche un gioco anzi il “Fertility Game” in cui si può scegliere se essere un “ovulo rosa” o un simpatico “spermatozoo azzurro” e provare a conquistare il punteggio massimo  evitando i principali fattori di rischio come vita sedentaria, alcol, fumo, droghe, ecc.

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Proprio il tema del lavoro è uno dei punti deboli di una campagna che non tiene evidentemente in conto il precariato giovanile e l’instabilità causata da chi ci ha governato negli anni.

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