Facebook, esame della Bocconi a disposizione di tutti

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Bocconi, esame finisce su Facebook e duemila studenti devono rifare la prova. I risultati del test di Diritto pubblicati online. 

«Ragazzi girano le domande di domani, a quanto pare un docente ha spifferato. Eccole…». Un clic e l’esame di Diritto Pubblico è stato offerto a un numero indefinito di bocconiani. Gentile omaggio, sembra, di un docente e di chi ha rilanciato la soffiata su Facebook. È successo l’altro giorno all’università Bocconi, che lunedì ha comunicato la decisione presa dal rettore: esame annullato. I duemila iscritti che erano andati in aula il 20 maggio ripeteranno la prova. E sui social, dopo la fuga di notizie, ora è in onda la protesta. Decine i post degli studenti, fra rabbia e ironia.

Secco il commento del rettore Andrea Sironi: «Fatto gravissimo. Saremo molto severi». «Intanto ci siamo impegnati per tutelare gli studenti. E l’esame è stato subito riprogrammato», spiega. «Non sappiamo come sia successo. Siamo alle indiscrezioni – dice Sironi -. La responsabilità potrebbe essere di un docente a contratto, in questo caso interromperemmo subito il rapporto di lavoro. Se fosse coinvolto un professore ordinario? Dovremmo attivare la commissione disciplinare con sanzioni che vanno dalla sospensione al licenziamento». Titolare della cattedra di Diritto Pubblico è il professor Giuseppe Ferrari. Ma l’esame è proposto in quattro corsi di laurea, a quindici classi, quindi da altrettanti docenti più gli assistenti. E i testi poi vengono stampati in duemila copie, per i tutti i candidati. «In tanti avrebbero potuto passare le domande», dicono in ateneo.

Semi deserto lunedì il campus Bocconi, con i corsi finiti da metà maggio e la stagione degli esami appena iniziata. L’incontro adesso è su Facebook e WhatsApp, il tema del giorno «Diritto Pubblico», «Esami magici». E mentre i rappresentanti degli studenti scrivono in un comunicato «Unica scelta possibile annullare l’esame. Garantiti i nostri diritti», sui social i toni sono accesi: «Se beccano un ragazzo a copiare sospensione di sei mesi, se sbaglia un prof compito annullato». «Paghiamo sempre noi. Altro che Honor Code». In tanti citano il «Codice di comportamento dei docenti e degli studenti» introdotto due anni fa, doppia commissione disciplinare, regole sui comportamenti in aula, agli esami, nelle residenze.

Anche lo stesso ateneo: «La Bocconi dopo aver appreso di irregolarità nello svolgimento dell’esame di diritto pubblico ha provveduto ad annullare la prova. Sono stati avviati i necessari accertamenti al fine di verificare le responsabilità e assumere i provvedimenti disciplinari previsti. Si ricorda che sia gli studenti sia i docenti Bocconi sono tenuti al rispetto di un codice d’onore».

Della fuga di notizie i vertici dell’ateneo sono stati informati dopo la prova. «Da venerdì abbiamo avuto riunioni per tutto il finesettimana. Con le domande dell’esame su Facebook non si poteva che annullare, non avevamo alternativa», spiega Sironi. La comunicazione è arrivata ieri ai duemila bocconiani che hanno sostenuto l’esame. Ripeteranno la parte della prova con le domande aperte, quelle «suggerite». Rinvio al 3 giugno allora. «Con l’esame in più date per facilitare gli studenti». (fonte)

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