“Anonymous colpirà gli sponsor” dei Mondiali Brasile 2014

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Anonymous non resterà con le mani in mano di fronte alle ingiustizie che stanno avendo luogo in Brasile, dove alla popolazione mancano servizi essenziali mentre si stanno spendendo milioni di dollari per lo “spettacolo” dei Mondiali. È quanto ha riferito un hacker all’agenzia di stampa Reuters: la fonte, chiaramente protetta dall’anonimato, dice di essere a conoscenza di un maxi piano di Anonymous per colpire gli sponsor aziendali della World Cup. Un multi attacco in grado di mettere duramente alla prova le piattaforme tecnologiche di chi sostiene i Mondiali di calcio.

Il collettivo di hacker, famoso per le proteste contro la sorveglianza su internet, ha già attaccato la rete informatica del ministero degli Esteri brasiliano all’inizio di questa settimana, penetrando in decine di conversazioni riservate via email. “Abbiamo già condotto dei test notturni per identificare i siti più vulnerabili”, ha detto la fonte, il cui pseudonimo è Che Commodore. “Ora abbiamo un piano d’attacco”.

“Questa volta stiamo prendendo di mira gli sponsor della World Cup”, ha detto durante una conversazione via Skype con la Reuters, parlando da una location non identificata in Brasile. Tra i potenziali bersagli, l’hacker ha indicato Adidas , Emirates airline, Coca-Cola Co e Budweiser, di proprietà di Anheuser-Busch InBev.

Le rivelazioni arrivano mentre il Brasile continua a essere scosso dalle proteste. I cittadini sono arrabbiati con il governo, accusato di aver sperperato milioni di dollari nell’esuberanza dei mondiali, senza curarsi di mille bisogni più urgenti: dalle scuole alla sanità, dalla lotta alla droga allo spaccio di armi. La violenza nel paese sudamericano è aumentata vertiginosamente con l’avvicinarsi della manifestazione sportiva: secondo il New York Times, solo a Rio de Janeiro nel 2014 sono stati uccisi almeno 110 poliziotti, con un aumento di circa il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Un attacco informatico DDoS (“denial of service”) è un attacco low cost che mira a mettere k.o. un sito web tramite la richiesta di accesso simultanea di migliaia di computer, che si traduce in un intasamento dei server. La minaccia informatica già preoccupa molto gli organizzatori di Brasile 2014. Questa settimana Anonymous ha pubblicato online 333 documenti estratti dalla rete informatica del ministero degli Esteri brasiliano, in quella che potrebbe essere la più grande breccia nella cyber-sicurezza del paese dopo lo spionaggio della US National Security Agency (che avrebbe ficcato il naso anche nelle comunicazioni personali della presidente Dilma Rousseff). Tra questi documenti ci sono anche conversazioni tra Rousseff e il vicepresidente americano Joe Biden proprio sui Mondiali di calcio, e una lista dei ministri dello sport che dovrebbero assistere alla manifestazione. (fonte)

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