Ancora malware nel Google Play Store

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Il  negozio virtuale online dedicato alle applicazioni ai film ed ebook sviluppato dalla società Google Inc torna al centro dell’attenzione in seguito agli studi condotti dalla società specializzata in sicurezza informatica e contenuti East. Secondi i dati forniti il portale sarebbe negli ultimi tempi esposto alla presenza di virus Malware nascosti occultamente tra i servizi forniti e sfruttati allo scopo di indirizzare anche contro la propria volontà gli utenti a “cliccare” contenuti indesiderati spesso per adulti, fornendo un guadagno illecito a discapito di tutti coloro che ne vengono a contatto attraverso banner pubblicitari posizionati spesso insistente tra le applicazioni acquisite e scaricate.

Android Clicker

Il Malware Android Clicler un vero e proprio codice Virus, tra i tanti diffusi negli ultimi tempi basato sui click ottenuti con l’inganno. Gli studi della società East hanno evidenziato come, malgrado i rigidi e scrupolosi controlli ai quali vengono sottoposti i contenuti da parte della società che gestisce il servizio, ogni settimana sarebbero almeno 10 i virus basati su contenuti per adulti che riescono in qualche modo ad eludere la sicurezza del portale. Il tutto scaturisce non solo in guadagni fraudolenti mediante navigazione ma anche in alcuni casi ad attivazione di servizi in abbonamento o contenuti che portano una sgradita sorpresa agli ignari internauti, quella dell’aumento di spesa in bolletta (in caso di abbonamento) o di sottrazione di denaro dal proprio credito presente sulla propria scheda Sim fornita dall’operatore telefonico utilizzato.

A tale proposito la legislazione vigente concede sette giorni, in caso di credito sottratto per contattare il servizio clienti e richiedere la disattivazione dei servizi in abbonamento o delle connessioni su numerazioni esterne riuscendo a recuperare l’intero importo estorto. Rimane comunque elevata la quantità di utenti che per un motivo o per un altro vengono raggirati attraverso pratiche scorrette ideate e messe in atto da quelli che vengono etichettati come veri e propri Cybercriminali, utenti che spesso rinunciano a fare valere i propri diritti segnalando l’accaduto alle autorità preposte. (fonte)

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